La messa in crisi della struttura mentale tramite la Via della Conoscenza può inizialmente aumentare la percezione del “guazzabuglio”.
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La paura e il protendere verso il nulla
Il “nulla” menzionato non è l’assenza di tutto, ma ciò che rimane quando la mente tace, svelandone l’illusione di essere qualcosa. L’uomo è già nulla, ma si illude di essere qualcosa.
Via della conoscenza: l’oggetto psichico
L’oggetto psichico è l’interpretazione soggettiva della vita, una bussola basata su percezioni sensoriali e schemi mentali preesistenti.
Mente e problemi secondo la Via della conoscenza
La mente, non silenziosa, crea “problemi” trasformando i fatti quotidiani in ostacoli gravosi, alimentando ansie e confusione.
La mente non è vita
La mente crea un’identità separata e costruisce una realtà illusoria attraverso concetti, giudizi e interpretazioni, negando la realtà.
Che cos’è la mente per la Via della conoscenza?
La mente, per la Via della Conoscenza, non è solo intelletto, ma il processo tramite cui le capacità razionali vengono distorte da un egocentrismo che pone “l’io” al centro del mondo.
La mente nella visione della Via della conoscenza
Download gratuito della sintesi della visione della Via della conoscenza sulla natura della mente: 84 pagine A4, PDF (primavera 2024).
L’uomo è dotato di autoconsapevolezza, cioè del pensiero che riflette su se stesso. Non si tratta soltanto di pensare, ma di un pensiero che, riflettendo su di sé, fa percepire all’uomo se stesso, ciò che gli sta attorno e la relazione fra ciò che sta attorno a sé ed in sé; tutto questo attraverso l’attività intellettiva, sia razionale che intuitiva e deduttiva. L’uomo è in grado di riconoscere se stesso, ciò che è distinto da sé e ciò che lui opera, e questo lo fa sapendo di farlo, mentre per l’animale il riconoscimento fa parte dell’istintualità.