Usiamo le tecniche di base e la visione d’insieme dello JSD finalizzandole ad un nostro intento: creare una situazione meditativa tra due persone fondata sul tocco dato e ricevuto, sul silenzio dello stare, sulla lentezza, sull’intenzione accudente.
Non perseguiamo finalità terapeutiche, indugiamo nel piccolo accadere di un tocco che apre orizzonti di sensibilità, di consapevolezza, di relazione discreta sia nel donante che nel ricevente.
Le mani che portano il tocco e il corpo che lo riceve, realizzano un processo che sorge nel sentire, attraversa la mente che, contatto dopo contatto, si svuota, si veste di emozione appena accennata e sfocia nella leggerezza di un’ampio ventaglio di sensazioni delicate, sottili, minute quanto costituenti.
E’ un’esperienza che ci viene da definire “sottovoce”.
E’ questo un tempo che i due si donano per essere. Il tocco segue una sapienza ed è al contempo creativo, si adatta alle esigenze, alle necessità del sistema ricevente: nella sospensione del tempo avviene una relazione che non eccita la mente, la detende e la mette a margine lasciando che ciò che è possa emergere: ciò che è nel corpo; ciò che è nell’ambiente tutt’attorno.
Le mani che portano il tocco e il corpo che lo riceve, realizzano un processo che sorge nel sentire, attraversa la mente che, contatto dopo contatto, si svuota, si veste di emozione appena accennata e sfocia nella leggerezza di un’ampio ventaglio di sensazioni delicate, sottili, minute quanto costituenti.
E’ un’esperienza che ci viene da definire “sottovoce”.
E’ questo un tempo che i due si donano per essere. Il tocco segue una sapienza ed è al contempo creativo, si adatta alle esigenze, alle necessità del sistema ricevente: nella sospensione del tempo avviene una relazione che non eccita la mente, la detende e la mette a margine lasciando che ciò che è possa emergere: ciò che è nel corpo; ciò che è nell’ambiente tutt’attorno.
Utilizziamo dunque JSD come pratica meditativa, come esperienza di relazione accudente, come tocco riequilibrante.
Per fare questo ci bastano le basi dello JSD e della medicina tradizionale cinese: l’incontro tra il tocco e la pratica contemplativa del Sentiero, genera una profonda esperienza dell’essere, del non condizionamento, dello stare nella libertà di esserci e di scomparire.
Per fare questo ci bastano le basi dello JSD e della medicina tradizionale cinese: l’incontro tra il tocco e la pratica contemplativa del Sentiero, genera una profonda esperienza dell’essere, del non condizionamento, dello stare nella libertà di esserci e di scomparire.
Elementi dello Jin Shin Do. Comunità del Sentiero contemplativo, San Costanzo (PU)
Modulo 1, Sabato 21 Febbraio
– dalle 9:00 alle 12:00 trattamenti (per chi ha facilità a raggiungere San Costanzo)
– dalle 14:30 alle 18:30 prima parte del modulo
Modulo 1, Domenica 22 Febbraio
Modulo 1, Domenica 22 Febbraio
– dalle 9:00 alle 13:00 seconda parte del modulo
– dalle 15:00 alle 18:00 trattamenti
Modulo 2, Domenica 12 Aprile
9:00-13:00 14:00 – 16:00
9:00-13:00 14:00 – 16:00
Modulo 3, Domenica 14 Giugno
9:00-13:00 14:00 – 16:00
9:00-13:00 14:00 – 16:00
Modulo 4, Domenica 26 Luglio (eventualmente spostabile a settembre, se necessario)
9:00-13:00 14:00 – 16:00
9:00-13:00 14:00 – 16:00
Il sabato che precede ogni modulo è riservato ai trattamenti. E’ necessario prenotarsi.
Per informazioni: comunita@contemplazione.it
Telefono 3479777150
Il modulo per iscriversi entro il 5 febbraio 2015
