La comunione di sentire tra monaci nel Sentiero

“Realizzare una comunione di sentire con i membri della Via del monaco che prelude alla comunione con tutti gli esseri.” Questa la ‘ruminatio’ di Leonardo del 5.12.22.

Ora mi chiedo: qual è la via per giungere alla comunione di sentire dal momento che essa è possibile solo se si è in presenza di una equipollenza di comprensioni/sentire acquisiti?

È chiaro che non si può fare niente se quella equipollenza non c’è, ma allora?
Allora si può liberare il campo da tutto ciò che ostacola la comunicazione sottile tra i monaci.
Cosa la ostacola?

L’adesione al personale punto di vista.
L’identificazione.
La difesa di sé.
La separazione dall’altro.
Le varie turbative nei corpi e nell’ambiente.

Se il campo è sgombro, la comunicazione sottile avviene ai livelli possibili, per il sentire conseguito comune, evidentemente.


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Natascia

Se la comunione di sentire avviene solo per “livelli” simili, di conseguenza si esclude che quella comunione non possa avvenire con altri esseri. Se nel tempo, ho imparato a privilegiare la relazione con chi mi è più affine, non posso dire che il senso di comunione non abbracci un ambito più vasto. In cui certo, sul corpo fisico, emotivo e mentale ha un impatto, ma, mi sento di dire, che sul piano della coscienza sento non separato da me.

Leonardo P.

L’adesione al personale punto di vista. L’identificazione. La difesa di sé. La separazione dall’altro” Questi primi quattro ostacoli possono essere superati all’interno di una logica dell'”officina”. Lo scacco esistenziale che un’autentica relazione in un’officina comporta porta con sé la messa in questione di quei atteggiamenti che possono esser riassunti sotto l’etichetta “centralità di sé”. Il sentirsi e l’essere partecipi di una comune officina richiede un impastarsi che è base di una comunione di sentire.

Ultima modifica 2 anni fa di Leonardo P.
Nadia

Rumino ancora un po’…

Catia

Tutti i punti che elenchi come ostacoli alla comunicazione sottile tra i monaci sono aspetti che dobbiamo essere in grado di vedere : tutti legati alla difesa di sé, del proprio modo di pensare e di porsi rispetto all’altro. Un chiarimento molto utile

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