La materia indifferenziata e il cosmo

Quindi ripeto, per essere chiaro: la materia dei vari piani di esistenza è costituita, nella sua unità elementare, dallo stesso tipo di materia. Certamente poi l’aggregazione cambia, chiaramente, da piano a piano, perché ogni piano è sempre più denso di quello precedente, però le qualità tipiche della materia di ogni piano sono fornite dalla vibrazione indotta dalla “vibrazione prima”, ovvero dalla volontà creatrice dell’Assoluto.
Questo significa – come abbiamo detto più di una volta – che la “vibrazione prima” è quella che dà il “la” al vostro cosmo; è quella che, grazie alla volontà dell’Assoluto, fa sì che il vostro cosmo sia strutturato in questa determinata maniera, con queste determinate leggi, e via e via e via e via; questo significa anche che, senza dubbio, esisteranno altri cosmi con altra strutturazione della materia, che ha altre qualità, magari anche molto dissimili da quelle che voi conoscete. Questo significa anche che non è possibile comunicare tra un cosmo e l’altro perché la qualità di vibrazione da un cosmo all’altro è dissimile e non è possibile, quindi, che le vibrazioni si tocchino tra di loro, vibrino all’unisono, unico modo possibile per cui delle vibrazioni possano toccarsi e comprendersi.
Il concetto di materia indifferenziata nei vari cosmi è la stessa o cambia, come cambia la vibrazione?
Ricordiamoci che la materia indifferenziata è materia aggregata, aggregata secondo le densità tipiche del piano di esistenza cui appartengono, nelle quali però non è stato indotto, dalla “vibrazione prima”, quel movimento che fa sì da fornire a questi vari tipi di materia sui vari piani di esistenza delle caratteristiche particolari. E’ materia inerte, non vibrante, anche se aggregata, che però può essere messa poi in movimento dalle caratteristiche tipiche della materia di quei piani, e in particolare da come poi l’individuo reagisce e dall’ambiente, l’atmosfera che circonda l’individuo; non dimenticate questi due concetti, che sono molto importanti per capire tutto questo.
Possiamo dire, perciò, che il concetto di materia indifferenziata è un concetto che, nella sua accezione filosofica, può essere applicato a qualsiasi cosmo. E’ evidente che, per far sì che all’interno di un cosmo la materia possa evolvere, e poiché evoluzione significa che qualche cosa cambia, si trasforma, è necessario che, quando vi è la trasformazione in senso di ampliamento, vi sia della materia disponibile per poter supportare con della materia questo ampliamento; giusto? Quindi ecco la necessità, una delle necessità, della presenza di questa materia inerte indifferenziata dislocata su tutti i piani di esistenza: essa esiste apposta per far sì che le varie forme della realtà abbiano la materia su cui applicare la loro trasformazione.
Prima che vi fosse la divisione in dualità tutto il cosmo era costituito da materia indifferenziata, ferma, immobile, inerte. Allorché ha incominciato ad esservi la divisione in dualità e la “vibrazione prima” ha incominciato a emettere le sue vibrazioni creatrici, ecco che tutta la materia indifferenziata – una parte della materia indifferenziata, quanto meno – ha incominciato a vibrare, ad acquisire proprietà e si può dire che, a quel punto, la materia del cosmo ha incominciato, grazie alla forza della “vibrazione prima”, ad evolvere. Scifo

Dal volume del , Dall’Uno all’Uno, Volume terzo, parte prima, Edizione privata

Indice del Dizionario del Cerchio Ifior

 

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