Questo è il fondamento della via interiore. Qualunque cosa noi possiamo dire o fare, ha un senso se siamo passati e se passiamo, ogni giorno, attraverso la cruna dell’ago della conoscenza di noi stessi. Se l’essere della nostra mente, della nostra emozione, della nostra azione e della nostra natura profonda, conscia e inconscia, si apre allo sguardo senza paura, senza rimozione e nascondimento; se “vediamo” noi stessi, nella misura in cui questo è possibile a ciascuno, allora stiamo appoggiando su solide fondamenta: ogni altro passo lungo la via spirituale ha bisogno di questo, lo presuppone e lo alimenta.
La conoscenza di sé è ciò che conduce a meditazione e contemplazione ed è anche ciò che da esse è generato.
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