Abbiamo visto che le vibrazioni hanno il compito di smuovere qualcosa all’interno degli individui affinché, seguendo la traccia di ciò che viene smosso, riescano a comprendere qualcosa di più su se stessi e quindi a modificarsi, ad aumentare il proprio sentire. Tuttavia, non è una vibrazione che entra all’interno dell’individuo, quella che smuove, ma la reazione della vibrazione, che già esisteva all’interno dell’individuo, che risuona con quella con cui viene a contatto: un po’ come due diapason, uno vicino all’altro; la vibrazione di uno fa vibrare anche il diapason vicino con una vibrazione molto simile, se non addirittura uguale.
Non è, quindi, una vibrazione esterna che modifica o manda in crisi un individuo, ma una vibrazione interna che risuona e vibra, sentendo questa vibrazione esterna che alimenta, che riconosce e quindi mette in moto questa vibrazione che già esisteva.
E’ questo il punto che, forse, fate fatica a comprendere: due vibrazioni, per vibrare all’unisono, devono essere simili.
Questo è valido sia per le vibrazioni che attraversano la materia fisica che per quelle che attraversano le materie degli altri piani.
Se, attraversando il tuo essere la vibrazione ti smuove una vibrazione di ansietà, per esempio, questa vibrazione si smuove perché c’è qualcosa che non hai compreso: quindi, è un campanello d’allarme, che ti mette di fronte al fatto che tu hai qualcosa, all’interno, che deve essere compreso. Però, non lo hai ancora compreso: quindi, la vibrazione non può essere sovrastata, può forse essere tenuta a freno (con più o meno facilità), può essere osservata; però, la vibrazione esiste, provoca qualcosa al tuo interno, non puoi bloccarla in nessun modo. Soltanto raggiungendo la comprensione i suoi effetti cambieranno, ma non tanto perché verrà bloccata, quanto per il fatto che vibrerà in armonia con le altre vibrazioni presenti al tuo interno provocando consonanze, invece che dissonanze.
E’ a questo punto che è palese il collegamento tra lo stato interiore dell’individuo e le vibrazioni che l’attraversano: se egli non comprende le vibrazioni al suo interno non sono più armoniche, egli arriva alla la percezione di uno stato di sofferenza , proprio per il fatto che non riesce a comprendere quale sia la motivazione che lo fa sentire in quel modo, quale sia la vibrazione che lo disturba, perché sta vibrando in quel modo. Le cose cambieranno nel momento in cui riuscirà a comprendere qualcosa del perché di quella vibrazione particolare che, in quanto sconosciuta e non compresa, fa paura e provoca in lui reazioni e meccanismi di difesa, talvolta espressi aggressivamente.
C’è sempre una fase di adattamento ad una nuova situazione: una vibrazione, che si mette in moto all’improvviso, è una perdita di un equilibrio che si era stabilito; quindi, ne segue – subito – una fase di adattamento per cercare di ristabilire un nuovo equilibrio su quella vibrazione, al punto di riuscire giusto a ricostruire questo nuovo equilibrio. Nuovo equilibrio, che si ottiene poi riuscendo o a capire ciò che smuove la vibrazione (ed allora, a quel punto, la vibrazione si ferma addirittura), oppure riuscendo ad eliminare tutte quelle radici, che stanno intorno alla vibrazione e che ti impediscono di guardarla.
Perché è lì, il punto: se tu guardassi la vibrazione con una certa obiettività, riuscendo a restare al di fuori dal coinvolgimento, senza voler a tutti i costi – magari – soffrire, o star male, o fare la vittima per attirare l’attenzione; tutte queste componenti ti fanno percepire la vibrazione come negativa e, quindi, influiscono sul tuo lasciarla agire negativamente su di te.
Non bisogna che dimentichiate, inoltre, che siete sempre assieme agli altri e che, quando l’altro è preda di una vibrazione fastidiosa, molte volte disturba involontariamente la persona che gli sta accanto e che percepisce questa sua condizione soffrendone a sua volta.
A volte siate voi stessi a “violentarvi” l’uno con l’altro nel tentativo, magari, di aiutarvi. Moti
È forse mancato, fino a questo punto, qualche cosa, ovvero una definizione di che cosa sia la vibrazione.
Bene: la vibrazione è intesa come un movimento di materia che può o meno ripetersi a distanza di un certo lasso di tempo. Questa ripetizione può essere denominata frequenza, assimilabile al concetto fisico di frequenza vibratoria e, quindi, assimilabile ad un succedersi di cicli in cui si ripete una stessa fase vibratoria. Scifo
Dal volume del Cerchio Ifior, Dall’Uno all’Uno, Volume terzo, parte prima, Edizione privata
Indice del Dizionario del Cerchio Ifior