Da questi presupposti è nato il concetto di talismano presente in tutte le mitologie, e ad esso possono essere ricondotti i «doni» che Michel, nel corso delle riunioni, vi porta.
Attenzione, però, a non cadere nell’eccesso di pensare che un talismano o un determinato cristallo possano dare la felicità o guarire dalle malattie: le vibrazioni di gioia eventualmente catturate da un cristallo, per essere avvertite e agire positivamente sulla persona che lo porta su di sé, devono trovare qualche vibrazione analoga, per quanto piccola e sepolta profondamente, nella persona stessa, e vi deve essere la volontà interiore di far consonare le due vibrazioni analoghe, provocando quel loro momentaneo cumularsi che ha l’effetto di amplificare la vibrazione interiore della persona. Senza questo consonare di analoghe vibrazioni non vi può essere alcun effetto sulla persona.
Per quanto riguarda, invece, la malattia, il cristallo o il talismano non possono guarirla, non credeteci e non fatevi imbrogliare dai personaggi privi di scrupoli che cercano di sbarcare il lunario approfittando della credulità o dei bisogni di chi si avvicina loro: tutto ciò che essi possono fare (ma bisogna essere in grado di operare sulle vibrazioni astrali per preparare nella maniera giusta sia il cristallo che il talismano) è amplificare le eventuali vibrazioni rasserenanti presenti nell’individuo bisognoso, permettendogli di far fluire in maniera più continua ed equilibrata le molte difese che ognuno possiede in quel grande laboratorio che è il corpo fisico di ogni essere.
Quanto ho detto fin qua dà anche ragione della cosiddetta «impregnazione» d’ambiente: la materia più pesante di un ambiente può catturare vibrazioni provenienti dai corpi astrali delle persone che in quell’ambiente hanno vissuto e la letteratura dell’insolito è zeppa di ambienti dove è stato commesso un delitto e chi vi entra viene assalito da apparentemente inspiegabili sensazioni di paura, di angoscia o, addirittura, di terrore.
Quanto ho detto fino a questo punto è valido anche per le piante, anche se con delle variabili in parte diverse.
Infatti, il corpo astrale delle piante è decisamente più strutturato di quello del minerale, e ciò è logico, dal momento che la pianta ha una sorta di suo proprio sistema nervoso (dissimile come costituzione da quello umano, naturalmente) che le permette di interagire con l’ambiente anche se in maniera limitata: ad esempio, se il sole è troppo cocente per le sue foglie, non subirà passivamente come farebbe un minerale, ma cerca di porre rimedio alla situazione sgradevole spostando le foglie o il fusto alla ricerca di una sensazione più piacevole e, così facendo, mette in atto, grazie al suo corpo astrale, un desiderio e una forma di emotività, rudimentali ma reali, che diversificano le sue esperienze.
E’ proprio in questa sua maggiore interattività con l’ambiente, questa sua maggiore capacità di rispondere agli stimoli sia fisici che astrali che la colpiscono, che va individuata la diversità principale tra minerale e vegetale sul piano astrale. Se voi riversate su una pianta il vostro affetto essa è in grado di percepirlo (non come affetto, bensì come vibrazione astrale piacevole) e tende, come fa un bambino, a imitarla e a riprodurla, col risultato di creare nel suo corpo astrale la nascita di vibrazioni simili a quelle che avete riversato e che, come nel caso del talismano, potranno cumularsi alle vostre in particolari momenti, facendo provare sensazioni di benessere sia a voi che alla pianta. Quanti di voi si sono trovati di fronte ad un albero centenario, maestoso nella sua imponenza, e non sono rimasti indenni al suo fascino e non solo, si sono seduti sotto le sue fronde sentendosi rasserenare e in pace con se stessi.
Cos’è successo, in quei casi? E’ successo che le vibrazioni di tutte le persone che nel tempo hanno interagito positivamente con quell’albero (ed è ben raro che l’interazione con una pianta sia negativa) gli hanno insegnato ad emanare vibrazioni astrali positive in presenza di esseri umani, vibrazioni che, inconsapevolmente, voi recepite sull’astrale e consonano con le vostre, rendendole più forti e costanti di quanto fossero pochi attimi prima.
Quest’ambiente astrale fatto di corpi minerali e vegetali che ho cercato di farvi immaginare o intuire, è solo una piccola, semplice parte di ciò che è l’ambiente astrale, un supporto che si amplierà esaminando i corpi astrali degli animali e degli uomini e la loro influenza sul piano astrale, arrivando a definire meglio il concetto di «atmosfera» astrale e a determinarne le caratteristiche, i confini e la necessità. Abn-el-Tar
Dal volume del Cerchio Ifior, Dall’Uno all’Uno, Volume terzo, parte prima, Edizione privata
Indice del Dizionario del Cerchio Ifior