Quando il discepolo di una Via viene sentito come affidabile?
Quando risponde a una domanda, a una richiesta?
No, quando c’è a prescindere dalla richiesta, prima che gli venga avanzata.
Quando chiede ed è propositivo, e così attiva il circolo virtuoso dell’energia e della relazione.
Un discepolo è sentito affidabile, soprattutto se è già un monaco, quando è una pietra della colonna che sorregge la comunità: pietra consapevole, pietra che non viene meno, che ‘è’ la colonna e lo è consapevolmente, interamente, attivamente e in ogni momento.
Un discepolo capace di questa affidabilità, non va di certo stanato, e di norma non ha da rimproverarsi qualcosa.
Egli ‘è’ la comunità, ‘è’ la Via.
Una carenza di questi discepoli rende il procedere periglioso, questa è la ragione per cui chi guida dedica ogni cura nel creare un nucleo affidabile.
Speriamo che questa piccola comunità di monaci abbia discepoli affidabili.
“Quando il discepolo di una Via viene sentito come affidabile?” Quando in un certa qual misura è interno al sentire del Maestro. “Egli ‘è’ la comunità, ‘è’ la Via.” Egli, in quanto interno a quel sentire, fa esperienza di non essere un “io” ma un “noi”: portatore della vibrazione del comune, antenna tra altre antenne.
Credo sia comunque importante, per il discepolo, chiedersi sempre se ha fatto il possibile per la Comunità e per sé.