La nostra piccola scintilla (e chiamiamola Cenerentola per dare l’idea di quant’è piccola, umile, senza doti e senza pregi apparenti) precipita, dunque, attraverso i vari strati delle materie componenti i vari piani di esistenza, in modo molto simile a una valanga… nel senso che le succede la stessa cosa che capita a un masso che rotola dalla cima di un pendio innevato fino a valle: ad ogni strato di piano che attraversa Cenerentola si ricopre di una certa quantità di materia di quello strato, appesantendosi e via via ingrandendosi sempre più fino a ricoprirsi della materia dell’ultimo piano di esistenza, quella più pesante, più grossolana, ovvero la materia fisica.
La scivolata di Cenerentola è stata così veloce e inconsapevole che la nostra piccola e sprovveduta scintilla non solo non ha avuto il tempo di sistemare «a modino» la materia con cui rivestirsi in mezzo alle tante meravigliose materie attraversate, ma, addirittura, non ha neanche avuto l’idea o la tentazione di farlo cosicché la materia con cui si è ricoperta si è disposta caoticamente sopra di lei, senza alcun ordine né alcuna armonia. Povera Cenerentola!
A vederla potrebbe sembrare veramente uno straccetto sporco, e quasi viene da comprendere perché le altre sorelle (un po’ più evolute di lei e, quindi, un po’ più consapevoli, tanto che hanno avuto il tempo di aggiustarsi un po’ meglio la materia più esterna) la deridono… se non fosse che sotto le loro vesti a puntino non comparisse ogni tanto qualche porzione di pelle non proprio in condizioni irreprensibili, facendo capire che non sono poi tanto meglio in arnese di colei che danno mostra di guardare dall’alto in basso! Scifo
Abbiamo cercato di definire il concetto di «evoluzione», abbiamo cercato di ampliare il discorso, facendo degli esempi, ed abbiamo anche cercato di arrivare a delle conclusioni.
Una di queste conclusioni è rappresentata dall’affermazione da noi fatta di recente e che è così riassumibile: l’evoluzione altro non è che l’ampliarsi della coscienza dell’individuo, l’evoluzione non è altro che il raggiungere un grado di sentire sempre migliore, sempre più perfetto.
Questo significa che ogni individuo ed ogni azione che l’individuo stesso compie, ogni cosa che appartiene all’individuo direttamente, oppure anche indirettamente, subisce inevitabilmente un’evoluzione.
Vi era stato chiesto se, dopo le cose che avevate ascoltato, era possibile affermare che tutto abbia una evoluzione. Diciamo di sì e prendiamo quindi per giusta l’affermazione che tutto segue un’evoluzione.
Se tutto evolve significa che gli individui di qualsiasi specie, di qualsiasi razza evolvono. Se tutti gli individui di qualsiasi specie evolvono, significa che tutti gli individui appartenenti ai tre regni della natura evolvono, quindi evolvono gli individui del regno minerale, evolvono gli individui del regno vegetale ed evolvono, logicamente, gli individui del regno animale.
Gli individui non soltanto evolvono ma essi (intendendo col termine «individuo» quel «quid», quel qualcosa di inconoscibile, di non ben definito, per il momento, che tende ripetutamente a «incarnarsi» in varie forme fisiche), hanno la possibilità di esperire la propria evoluzione «incarnandosi» in vari veicoli fisici.
Quindi l’individuo che si incarna nel regno minerale, anche se il termine incarnazione è in questo caso inappropriato, comincia le sua evoluzione, come voi ben sapete e come ripetutamente abbiamo cercato di farvi comprendere nel corso degli scorsi incontri.
Ma la cosa più interessante e che vorremmo cercare di spiegarvi questa sera è il fatto che anche gli individui più semplici, quelli appartenenti al regno minerale che pure così, a prima vista, sembrano uguali tra di loro, sono in realtà diversi. Infatti due minerali, prendiamo per esempio due diamanti, apparentemente possono ad una prima percezione apparire addirittura identici, mentre in realtà identici non sono, perché sebbene la loro struttura, la loro composizione primitiva sia uguale, essi hanno delle caratteristiche leggermente diverse tra di loro.