In passato era stato affermato che esisteva uno stretto legame tra «evoluzione» e piani di esistenza. L’evoluzione della forma e della materia procedono di pari passo cosicché l’incarnarsi nel regno minerale ha lo scopo di cominciare una sorta di strutturazione nel piano astrale di quella materia informe che poi costituirà il corpo astrale.
L’incarnazione nel regno vegetale ha lo scopo di completare la strutturazione del corpo astrale e di porre le prime basi per la strutturazione del corpo mentale. Ne consegue che l’incarnarsi nel regno animale – come conseguenza logica del nostro discorso – abbia lo scopo di completare la strutturazione del corpo mentale per iniziare a strutturare la materia del corpo akasico.
Una delle domande che potreste porvi è questa: “Contemporaneamente a me potrebbe esserci anche qualche animale appartenente al mio stesso Sé, oppure un vegetale… c’è una contemporaneità non dico tra stessi uomini, tra stessi individui, ma con altri animali o vegetali?”
Il problema sta nel fatto che, che per rispondere a questa domanda, saremmo costretti a dire: «Bisogna parlare di altri fattori di cui non è stato parlato». Per il momento è possibile dare solo una risposta per sommi capi e nel modo più semplice possibile, in maniera a voi comprensibile con i concetti che avete introiettato fino a questo punto.
Il fatto è che voi siete abituati a considerare il concetto di evoluzione, molte volte, in maniera approssimativa e poco strutturata, il che, d’altra parte è logico, perché siete ancora troppo immersi nell’illusorietà, nella visione soggettiva della vita, per poterne avere una visione più ampia.
Con questo cosa intendo dire? Intendo dire che voi pensate a voi stessi come se voi, qui incarnati in questo corpo fisico, presenti in questo corpo fisico, foste legati al momento temporale che attraversate come corpo fisico
Invece così non è, perché voi, come corpo fisico, siete effettivamente in questo tempo, in questo momento, in questo «qui e ora» come dicono le Guide, però il vostro sentire non è detto che sia in questo «qui e ora», vi è questo sfasamento di tempo per cui voi siete stati, nel vostro sentire, in qualche momento collegati a questo «qui e ora», ma non è detto che adesso voi siate qua.
E’un discorso molto complesso anche filosoficamente: quello che posso dire, ora come ora, è che siccome il vostro sentire non è detto che sia aggregato al corpo fisico che adoperate in quel particolare momento, c’è la possibilità che altre vostre passate incarnazioni come animale o come minerale possano ancora essere qua sulla Terra in questo momento. Questo perché il tempo di queste varie incarnazioni, per voi che siete nel piano della relatività del piano fisico, è apparentemente lo stesso, ma la successione con cui il vostro sentire si è messo in contatto con questa incarnazione è diverso da quello a cui voi siete abituati.
Vedete: è una prospettiva difficile da comprendere e anche da spiegare!
Il discorso (proprio per renderlo ai minimi termini) potrebbe essere fatto così: per quanto riguarda l’aspetto materiale, e quindi la materia, è possibile che il nostro amico G.M. esista in questo tempo ed in questo spazio contemporaneamente a quella forma minerale o animale che egli ha incarnato, come sentire, precedentemente: però soltanto a livello di materia. Come sentire, chiaramente (siccome voi dovreste sapere, dovreste avere imparato dopo tutti questi anni che il sentire tende ad ampliarsi, ad aumentare, a crescere, a migliorarsi via via che si esperiscono situazioni di vita differenti a partire dal minerale, dal vegetale, dall’animale ecc. ecc.) è evidente che egli potrà essere in contatto, e quindi avere una contemporaneità di sentire, soltanto con individualità che hanno già certamente superato l’aspetto minerale, vegetale e animale.
In modo ancora più semplice: mettiamo che il nostro amico G.M. per arrivare ad avere questo sentire – il suo sentire attuale – abbia dovuto incarnare, nel corso delle varie esperienze che necessariamente ha dovuto affrontare un minerale, che ha un periodo di vita molto più lungo,, e che abbia dovuto incarnare, diciamo… un lapislazzulo. E’ possibile che il nostro amico G.M. si trovi davanti a tanti lapislazzuli, e prenda in mano quello che è stato parte di questa sua manifestazione di sentire nel mondo della materia; però non è in contatto, come sentire, con quel lapislazzulo perché quel tipo di sentire, per lui, è già superato, egli è oltre.
E’ in contatto invece, certamente, necessariamente, con tutte le individualità che hanno raggiunto questo suo sentire.