Unito è chi si sente unito
Unito è chi si sente unito.Non esiste alcuna dualità reale,esiste l’inconsapevolezza dell’unità. Tutto il peregrinare nel divenirealtro non è che il tentativo di acquisirequella consapevolezza.
dove la mente vede il deserto, l'esperienza contemplativa svela il seme della vita
Unito è chi si sente unito.Non esiste alcuna dualità reale,esiste l’inconsapevolezza dell’unità. Tutto il peregrinare nel divenirealtro non è che il tentativo di acquisirequella consapevolezza.
“Ama il prossimo tuo come te stesso”: sono queste le parole del Maestro che in questi giorni mi risuonano. Condizione imprescindibile: amare il prossimo passa attraverso l’amore per sé. Amore per sé che è legato all’accettazione di sé, alla resa, al “sia fatta la Tua non la mia volontà“, all’uscita dal circolo vittima carnefice, alla … continua..
Tiepido è il fuoco interiore della nostra fede.Paurose sono le nostre identità.Viene il giorno, nel cammino interiore di una persona, in cui essa ha fame e sete di Te.
Noi sappiamo che la realtà che viviamo è ampiamente soggettiva: fatta eccezzione per alcuni dati che sono oggettivi e condivisi da tutti, il resto di quello che viviamo riguarda solo noi.
Al risveglioQual è la mia relazione con la Sorgente?Come mi radico in Essa? Chi genera la vita che chiamo mia e che vivrò nelle ore che mi attendono?Da dove sorgono le scene che mi si presentano?
Scrive Samuele: “Stamattina a zazen vedevo la mente sfarfugliare, le emozioni che la seguivano, il fisico che manifestava sonno. Mi dicevo: non è un problema, è normale; l’importante è accorgersi, tornare a zero con le sensazioni.
Un parallelo tra nutrizione materiale, il pane e il vino, e nutrizione spirituale, il Pane e il Vino della Vita.La logica duale separa le due dimensioni, quella unitaria fa dire: “Esiste un solo Pane ed un solo Vino della Vita”.
Marco 1,9-139 In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. 10 A un tratto, come egli usciva dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. 11 Una voce venne dai cieli: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto».
Giovanni 6,66-6966 Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.67 Perciò Gesù disse ai dodici: «Non volete andarvene anche voi?» 68 Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; 69 e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Giovanni 6,26-5826 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà; poiché … continua..
Definiamo per l’ennesima volta il significato di “fede”: non il “credere” in qualcosa o in qualcuno, ma l’esperienza inequivocabile dell’essere parte e dell’essere condotti. L’adesione ad un fuoco, ad una forza interiore che ci radica nell’esistere e ci unifica in noi e nel Tutto.
Può darsi che l’argomento che tratterò risulti indigesto alle identità, le quali amano scaldarsi al fuoco dell’amore umano e, quando questo viene relativizzato, reagiscono provando il freddo dell’ignoto e dell’estraneo.
Chi scrive è un solitario, un eremita, qualcuno che ha messo in discussione le radici stesse del paradigma comune a gran parte degli umani.Nel mondo le persone si dicono amiche, o nemiche, o, magari, indifferenti.
Marco 10,17-2517 Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.
Un fratello nel cammino ha condiviso in una chat del Sentiero questo contenuto che di seguito condivido. È un contenuto all’apparenza ampiamente condivisibile, di un mondo spirituale che conosco molto bene, ma molto lontano dal mio registro interiore: di seguito cercherò di spiegare perché, precisando che non polemizzo né con l’autore, né con chi lo … continua..