Non c’è accoglienza senza che si entri in un processo che ridefinisca chi accoglie: a noi sembra che sia l’identità ad accogliere; certo, è così, ma quell’io che accoglie è sentire in atto e in costante mutamento, quello che chiamiamo io è un noi, un insieme, il volto di un insieme, e quindi ciò che mostra è la risultante del processo che vive tutto l’insieme.
L’accoglienza del limite spalanca le porte dell’essere [sentiero55]
L’accoglienza del limite spalanca le porte dell’essere, perché? Perché contiene il senso della propria piccolezza e insignificanza.
Il Tuo dono è nel rendermi niente
Non è la coppia un laboratorio, una officina esistenziale quotidiana? E non lo sono i rapporti di amicizia veri, o quelli di lavoro intensi?
Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/24: il Buddismo
La religione buddista è divisa in molte sette perché è molto difficile conservare l’essenza delle antiche credenze. Se non esistesse questa difficoltà, il Maestro Buddha non sarebbe disceso fra noi.
La filosofia del limite [sentiero54]
L’essere, la dimensione esistenziale che ‘precede’ l’esistere, ‘appoggia’ sul limite ed è sperimentabile a noi proprio perché limitati. Tutto il dispiegarsi dell’esistenza s’innerva a partire dalla pressione che sorge dall’essere limite.