Prossimo

A volte ho la piena comprensione di camminare lungo una strada deserta; non c’è tristezza in questo, è solo una constatazione.
In questo spazio sconfinato provo profonda impressione per quelle persone che sanno dedicare la loro esistenza ad un prossimo minuto e anonimo.

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Sono un uomo stupido

In merito all’indagine sui cibi biologici contenuta nell’ultimo numero dell’Espresso: tabella riassuntiva.
Ho sempre pensato che il gesto del cibarsi fosse innanzitutto l’intrattenere una relazione con un altro essere vivente, ma mi sbagliavo.

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La consapevolezza di te

Forse un tempo ho avuto paura di perderti, non so, non ricordo più.
Oggi che non so più niente sperimento che, ovunque io appoggi l’attenzione, la consapevolezza di te non viene mai meno.
Di domani non so dire, ma oggi è così.

Un gesto senza valore

Lo stesso gesto di prendere questo foglio di carta per scrivere questa frase, è senza limite.

Stare

E’ sempre un tornare. Ad ogni attimo.
Una casa ed il gesto del sedersi sul pavimento, lungo una parete; da quell’osservatorio nella penombra vedere scorrere il movimento del mondo.
Fermo, il tempo è fermo e bizzarra è questa percezione del divenire.
Immobile, osservo le palpebre battere: è solo rappresentazione.

Prima neve

Prima neve.
E’ un gesto tenero l’addormentarsi senza direzione. Né perduto, né trovato; né dipendente, né libero, senza una domanda di senso.

Il mondo è lontano

Il mondo è lontano anni luce.
Questo non significa che non ci sia pensiero od emozione, significa che non c’è identificazione.

Incontro a te

Ti ho aspettata e ti ho travata nel silenzio di queste sere, nella pioggia che impietosa scende, nella disarticolazione del pensiero, nell’essere della realtà che è semplicemente quel che è. Non ti aspetto più perché non sei qualcosa che viene, sei l’accadere.