J.Krishnamurti. Finire, mentre si vive

“Nel finire c’è un nuovo inizio. Se finite, accade qualcosa, le porte si aprono; ma, prima di finire, voi volete essere certi che la porta si aprirà. E quindi non mettete mai fine ai vostri motivi.

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L’illusione dello spirituale e la semplice realtà della vita

In ambito spirituale ed esistenziale nulla di ciò che apparteneva al mio immaginario di ricercatore è divenuto realtà.
Non saprei nemmeno di cosa fosse pieno quell’immaginario, c’era solo una tensione a divenire altro e quella spirituale mi sembrava la strada che in quella alterità mi potesse condurre.

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Nella solitudine

Il cammino incontro a se stessi, costantemente provocato e indotto dalla presenza dell’altro, avviene nell’esperienza della solitudine.

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Un nuovo monachesimo. Chi è il monaco? (1)

Iniziamo una riflessione sull’esperienza interiore dello scoprirsi monaco; lo faremo utilizzando perlopiù chiavi di meditazione.

Il monaco è l’archetipo di colui che cerca l’unità: questo egli pone al centro della sua vita, a questo rivolge la sua consapevolezza qualunque sia la sua occupazione.

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J.Krishnamurti, Morire al passato

Iniziamo la pubblicazione in slide delle citazioni settimanali di J.Krishnamurti pubblicate su www.jkrishnamurti.org/it/
“Tutti quanti moriremo, è inevitabile; ma, avete mai provato a morire oggi, senza sforzo, felicemente, ai vostri piaceri, ai vostri ricordi, all’odio e all’ambizione, alla smania di accumulare denaro?”

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L’impossibilità di separarsi dal tutto

E’ noto a molti che la mente, con la sua logica cognitiva, spesso ci tiene lontani dal sentire. Spesso tuttavia questo si traduce in un rifiuto della logica e della mente in toto, cosa che è paradossale: è un rifiuto che nasce dalla mente stessa, verso se stessa.

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