“Nel finire c’è un nuovo inizio. Se finite, accade qualcosa, le porte si aprono; ma, prima di finire, voi volete essere certi che la porta si aprirà. E quindi non mettete mai fine ai vostri motivi.
L’illusione dello spirituale e la semplice realtà della vita
In ambito spirituale ed esistenziale nulla di ciò che apparteneva al mio immaginario di ricercatore è divenuto realtà.
Non saprei nemmeno di cosa fosse pieno quell’immaginario, c’era solo una tensione a divenire altro e quella spirituale mi sembrava la strada che in quella alterità mi potesse condurre.
Non dove e come il monaco vive, ma con quale intenzione (2)
L’esperienza del monaco, ciò che lo posiziona in quella precisa condizione esistenziale, non è determinata dal dove vive: in un eremo, in una famiglia, in un monastero, in una fraternità;
Nella solitudine
Il cammino incontro a se stessi, costantemente provocato e indotto dalla presenza dell’altro, avviene nell’esperienza della solitudine.
Come barchette di foglie di canna
Cara Maria, quand’ero ragazzo stavo in campagna, a poche centinaia di metri dalla foce del fiume Cesano.
La conoscenza di sé attraverso la musica
Laboratorio musicale per adulti
L’obiettivo di questo laboratorio è quello di offrire una serie di esperienze legate all’espressione e alla manifestazione di sé.
Un nuovo monachesimo. Chi è il monaco? (1)
Iniziamo una riflessione sull’esperienza interiore dello scoprirsi monaco; lo faremo utilizzando perlopiù chiavi di meditazione.
Il monaco è l’archetipo di colui che cerca l’unità: questo egli pone al centro della sua vita, a questo rivolge la sua consapevolezza qualunque sia la sua occupazione.
J.Krishnamurti, Morire al passato
Iniziamo la pubblicazione in slide delle citazioni settimanali di J.Krishnamurti pubblicate su www.jkrishnamurti.org/it/
“Tutti quanti moriremo, è inevitabile; ma, avete mai provato a morire oggi, senza sforzo, felicemente, ai vostri piaceri, ai vostri ricordi, all’odio e all’ambizione, alla smania di accumulare denaro?”
L’impossibilità di separarsi dal tutto
E’ noto a molti che la mente, con la sua logica cognitiva, spesso ci tiene lontani dal sentire. Spesso tuttavia questo si traduce in un rifiuto della logica e della mente in toto, cosa che è paradossale: è un rifiuto che nasce dalla mente stessa, verso se stessa.