Significa essere intimamente convinti e consapevoli che i vostri simili sono voi stessi. Amateli e sappiateli comprendere e soprattutto sappiateli “trattare”. Il Cristo sapeva comprendere e “trattare” gli uomini che erano, del resto, suoi simili.
Conoscere il Sentiero contemplativo ed Eremo dal silenzio
A coloro che vogliono conoscere il Sentiero contemplativo consigliamo innanzitutto la lettura di questo testo che è anche un manifesto: “Un nuovo monachesimo per i senza religione del terzo millennio“.
Se desiderate approfondire la natura del Sentiero, consigliamo di leggere questa serie di post: Le basi del Sentiero contemplativo, iniziando dal post numero uno.
La nascita e l’evoluzione del Sentiero è tratteggiata in questo post: Il Sentiero contemplativo: origine ed evoluzione.
Appunti sull’unità d’Essere e sull’abisso che segue 1
Gli appunti che seguono sono una discesa nel vuoto e del vuoto avranno i caratteri, dell’assenza che sorge del perdere, dello scomparire affinché solo l’Essenza sia.
La comunicazione tra sentire analoghi e differenti [CF77-Fr30]
[Sommario AI] La comunicazione in altri piani di esistenza, a differenza del piano fisico, richiede un’analogia di sentire, facendo incontrare individui con simili vibrazioni.
Dōgen, Busshō: commento (1) di Jiso Forzani a Busshō 6 [busshō6.2]
Con il dialogo fra il quarto e il quinto Patriarca compare per la prima volta l’espressione natura autentica niente.
Via della conoscenza: la paura e il protendere verso il nulla 5
[Sommario IA] Ogni domanda e affermazione è condizionata dal dualismo mentale e dai concetti preesistenti, impedendo di comprendere la realtà “non-mente” che è profondità, non nulla.
Il “nulla” menzionato non è l’assenza di tutto, ma ciò che rimane quando la mente tace, svelandone l’illusione di essere qualcosa. L’uomo è già nulla, ma si illude di essere qualcosa.
Lo zazen massima espressione della pratica illuminata (zen5)
Capitolo conclusivo (parte terza) del MANUALE DI MEDITAZIONE ZEN, di Carl Bielefeldt. Berkeley e Los Angeles: University of California Press, 1989. Pp. 259.
Inmo, Dōgen: nell’ottica del Ciò-che-È, tutto è Ciò-che-È 5
Fonte: Eihei Dogen, Inmo, Proprio così, traduzione dall’originale giapponese di Jiso Forzani.
Quando il curatore lo ritiene necessario, vengono anche utilizzati frammenti della traduzione di Aldo Tollini così come compaiono nel suo Buddha e natura di Buddha nello Shobogenzo, Ubaldini editore. Dalla redazione del Tollini viene preso anche un brano dell’introduzione e la suddivisione in paragrafi che in Forzani non compaiono.
Cristo-Cerchio Firenze 77/96: lascia tutto e seguimi
Ben difficilmente troverete un uomo disposto a credere nel nuovo quando dal vecchio aveva “qualcosa”.