Contemplare il paradigma: divenire ed Essere, inscindibili 2
PARTE II. Parliamo di Assoluto e di relativo. L’uno contiene l’altro, l’altro è emanazione dell’uno. Ciò che è nell’Assoluto e che non sia Assoluto – giacché l’Assoluto è Lui solo, ed È Colui che È – è relativo; ma ciò che non è Assoluto non può essere che diverso da Lui, in altre parole non possono esservi due Assoluti.
Dōgen, Busshō: percezione unitaria del sentire 7 [busshō7.2]
Il sesto Patriarca dice: per l’uomo c’è il Sud e il Nord, per la natura autentica non c’è né Sud né Nord. Chi eleva questa espressione, deve applicarsi con ingegno a comprenderne il contenuto.
Via della conoscenza: il protagonismo nel dolore 9
[Sommario IA] Il dolore rivela l’illusorietà delle interpretazioni personali, mostrando che è una reazione a una presunta “sottrazione indebita” di sicurezze.
Le risposte immediate al dolore sono approssimazioni per placare l’eccitazione mentale e le proteste interiori, ma non soddisfano veramente.
Dōgen: “Principi dello zazen”, comparazione scritti 5 (zen11)
Fonte: capitolo “Documenti” (parte quinta) del MANUALE DI MEDITAZIONE ZEN, di Carl Bielefeldt. Berkeley e Los Angeles: University of California Press, 1989. Pp. 259.
Con l’integrazione della traduzione del Fukanzazengi della Stella del mattino, di A. Tollini, di Nishijiama e Cross.
Riflessioni attorno al Ciò-che-È e alla natura autentica
Di seguito alcune questioni poste da Leonardo dopo una citazione da Busshō 7.
Inmo, Dōgen: tutta la realtà è Ciò-che-È 11
Fonte: Eihei Dogen, Inmo, Proprio così, traduzione dall’originale giapponese di Jiso Forzani.
Quando il curatore lo ritiene necessario, vengono anche utilizzati frammenti della traduzione di Aldo Tollini così come compaiono nel suo Buddha e natura di Buddha nello Shobogenzo, Ubaldini editore. Dalla redazione del Tollini viene preso anche un brano dell’introduzione e la suddivisione in paragrafi che in Forzani non compaiono.
Cristo-Cerchio Firenze 77/102: la Scintilla Divina dell’uomo Gesù
(PDF A4 per la stampa,12pg.) Quando noi abbiamo parlato del Cristo fino dai primi incontri, coloro che da tempo ci seguono ne sono consapevoli, dicemmo subito di questa doppia natura e ne fummo portati per spiegare la “nascita virginea”.
Contemplare il paradigma del Cerchio Firenze 77
- Nuovo ciclo di contemplazioni – non un commento – attorno ai fondamenti dell’Essere e del divenire così come proposti dal Cerchio Firenze 77 e dal Cerchio Ifior. Capitolo dopo capitolo, passiamo in rassegna l’insegnamento filosofico che proviene da altri piani di coscienza per coglierne, nel sentire più che nel pensare, l’essenza spirituale.
- Contemplazione quotidiana e appunti sull’unità d’Essere.
- Diario da un’eremo.
Contemplare il paradigma: il teatro del divenire 1
Contemplare il paradigma dell’insegnamento filosofico del Cerchio Firenze 77 e del Cerchio Ifior: comprendere la trama profonda delle vite e del Cosmo e sentirla dall’interno, esserla. Oltre il concetto essere la realtà.
Un concetto può essere contemplato al pari di un fatto e di un oggetto, di una situazione: cosa significa contemplato? Significa sentito, nella sostanza: dalla contemplazione del concetto si accede al sentire che lo genera.