“Non c’è bisogno di stare continuamente ad analizzarsi sul perchè e sul percome fate le cose. Cercate semplicemente di fare quello che dicono i maestri orientali ed occidentali, cioè di stare costantemente attenti a voi stessi. Fate attenzione a quello che fate e a quello che dite. Non c’è neanche bisogno di scervellarvi tanto sul perchè fate o dite, ma state attenti.
La fine del libero arbitrio
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“Perché l’ho scelto.”
C’è una scelta che non ci appartiene, che non compiamo noi: quell’affermazione significa:”Dal profondo del mio essere aderisco senza riserva a ciò che la vita mi induce. Senza riserva, senza trattenimento, metto ogni particella del mio essere, della mia volontà e della mia intelligenza a disposizione. Dall’amore sono sospinto, all’amore aderisco. Solo per amore vivo.”
Video suggerito da Eddy
Libero arbitrio
Continua la discussione con Eddy iniziata nel post linkato sotto.
Eddy: “Ma se l’assoluto non è nel divenire a chi e a che giova tutta questa rappresentazione che poi ci starebbe portando verso l’assoluto stesso?”
Videoproiezioni di Jiddu Krishnamurti a Urbino
Un ciclo di videoproiezioni dei discorsi di J. Krishnamurti ad Urbino, nel parco delle Cesane, curato da Andrea Cecconi.
Prima Videoproiezione: Una qualità differente di vita
Seconda Videoproiezione: La fine del ciclo azione – reazione
Terza Videoproiezione: Una Profonda Onestà
Quarta Videoproiezione: Un senso di libertà irremovibile
Sabato 30 e domenica 31 luglio 2011
Vivere, oltre illusione-non illusione
“Ecco che cosa significa illudersi: credere, appunto, che tutto quello che oggi sta accadendo sia il reale, l’essenziale, il vero.
Questo lo si può dire quando si è lasciata l’illusione e si è trovata la Realtà. Ma fino a quel momento..” >>
Piccolo Albero, la portata del gesto dell’accogliere
Un bambino di cinque anni perde entrambi i genitori e va a vivere con la nonna, una Cherokee, e il nonno, un mezzo Cherokee, che abitano in una capanna nel bosco, ai piedi delle montagne. La prima sera, nella nuova casa..
Se tu non fossi come sei
Se tu non fossi come sei
io non avrei nulla da dirti
ma mi ritirerei nella quiete del mio stato
perfezionando con calma e pazienza
la più piccola assonanza del mio essere.
Il perché dell’esistenza, Cerchio Firenze 77
“Abituato alla logica, i cui presupposti derivano dalla realtà del mondo fenomenico e della percezione, l’uomo che cerca di capire il significato della vita oltre l’apparenza, anche se appagato dai concetti che affermano l’esistenza di un ordine e di una giustizia perfetti aventi il fine di far evolvere ogni essere e condurlo ad un supremo stato di coscienza, si domanda il perché dell’esistenza di tutto quanto esiste.” >>
Parola e silenzio
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Credo che la risposta sia nella parola che sorge dal silenzio. Nel momento in cui si allenta l’identificazione con i contenuti della mente e dell’emozione, inizia l’esperienza del risiedere nell’adesso: da quello stare senza condizionamento che è vasto e profondo silenzio, sorge la parola, il gesto, l’essere. Qualunque sia l’esperienza, sarà impregnata di quell’essere senza tempo. (Video proposto da Matteo Aluigi)
Non ha un senso, accade.
“Ma se l’assoluto non è nel divenire a chi e a che giova tutta questa rappresentazione che poi ci starebbe portando verso l’assoluto stesso?”
E’ una questione che l’uomo dibatte da sempre. Non ho una risposta, ho quel poco che ho compreso.