La liberazione dal dolore

“Il primo insegnamento che dal dolore deve venire è quello di riconoscere una cristalizzazione del vostro modo di pensare, di essere – di vivere, in sostanza.

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Che senso ha il gioco, o dramma, del divenire?

Oggi al supermercato il mio sguardo si è aperto sull’andirivieni di esseri che si muovevano intorno a me con delle movenze e sembianze piuttosto uniformi dentro ai quali anch’io ero uniforme.
In quel momento mi è sorto un dubbio: come è possibile che tutte queste incarnazioni che vivono nel mondo cosiddetto “occidentale” debbano sperimentare, seppur in diverso grado, le stesse cose/situazioni?

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La natura dell’Assoluto, Cerchio Firenze 77

Chi sei Tu, essere assoluto di cui noi siamo atomi? Tu che trascendi le nostre limitazioni ed il morire di ogni istante? Tu che ci salvi dall’immobilità e ci fai evadere dalle condizioni di limitatezza? >>

Posso sbagliare nelle scelte?

Scrivo queste righe pensando a quei genitori che spesso sono in ansia per i loro figli e per le difficoltà che questi incontrano. Spesso il genitore deve scegliere anche per i figli, quando questi sono persi nella loro indefinitezza e incapacità di orientarsi e prendere decisioni: allora il genitore è tenuto ad intervenire ma questo gli provoca non pochi conflitti e sofferenza interiori e il dubbio, veramente duro da reggere, di stare conducendo il figlio verso la strada sbagliata.

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Sera

La luce della sera crea ombre lunghe nella penombra della stanza.
La quiete perfetta è accompagnata dal chiacchiericcio senza fine dell’usignolo.
Il pensiero è rivolto alla fatica degli uomini.

Frequentazioni

“I maestri dicono: voi dovete cercare di stimolare in chi vi avvicina le qualità migliori. Ed io vi dico, parafrasando i maestri: voi dovete frequentare le persone che stimolano in voi le qualità migliori.”
Da “Maestro perchè?, Cerchio Firenze 77, Edizioni Mediter. pag. 140

Esseri

“Voi vi stupireste se riusciste a percepire, a comprendere, in realtà quanto ogni vegetale abbia una sensibilità spiccata e forte, non molto diversa, in realtà, da quella dell’uomo.
La maggiore differenza risiede nel fatto che alla pianta è molto difficile poterla esprimere in modo comprensibile all’essere umano.”
Da “Verso la metamorfosi” pag. 158, Cerchio Ifior.

La speranza, Kempis, Cerchio Firenze 77

Le parole di Kempis, Cerchio Firenze 77, sulla speranza, possibilità per l’uomo di attraversare i suoi giorni e le sue difficoltà senza fuggirle, vivendo la trasformazione che esse producono in lui.

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Fatti

In questi giorni lunghi andiamo a dormire che c’è ancora luce e ci alziamo che albeggia.
Di notte il canto delle rane, di giorno quello degli uccelli ci tengono compagnia.
La costa, i bagnanti, le auto, sono lontani.
Qui non c’è tempo, solo un piccolo procedere discreto di fatti che accadono.

Impariamo da quelli vicini

Da quella compagna, da quel figlio, da quel genitore, da quel collega con i quali condividiamo più tempo o prossimità.
Ci piace mostrarci “sfolgoranti” al mondo e sorvoliamo sui nostri egoismi e sulle nostre meschinità quotidiane, domestiche.
L’altro vicino è quello che ci mostra il nostro essere più profondo facendolo emergere nel piccolo quotidiano.