Stiamo pensando di avviare un percorso per giovani dai 20 ai 35 anni.
Si terrebbe da settembre 2011 a giugno 2012, una volta al mese, all’Eremo dal silenzio, San Costanzo, PU.
I temi sarebbero quelli consueti della via spirituale e del Sentiero contemplativo:
Non è vero: brani per comprendere la visione del Cerchio Firenze 77
Presentiamo una serie di affermazioni che ben rappresentano il carattere del’insegnamento trasmesso da Cerchio Firenze 77.
Il brano è tratto dal libro “Oltre l’illusione”.
“Non è vero che il bene sia opera di Dio ed il male dell’uomo: tutto fa parte di un grande piano divino in cui non c’è posto per l’errore e l’imperfezione”.
Le parole del Sentiero contemplativo
Le parole di uso corrente, nel Sentiero, che descrivono il nostro approccio a noi stessi e alla vita. Estratto del libro: Quel viaggio incontro a sé chiamato vita, capitolo 11.
Affetto, Altro da sé, Amore, Aspettativa, Buon amico, Compassione, Consapevolezza, Contemplazione, Coscienza, Disconnessione, Divenire, Dubbio, Ego/Sé inferiore, Evoluto, Flettersi/Inchinarsi, Giudizio, Identificazione, Illuminazione, Incarnazione, Individualità, Innamoramento, Lasciar andare, Manifestazione, Meditazione, Mente, Non-essere, Osare, Paura, Personalità, Presenza, Realtà soggettiva, Resa, Scomparsa, Senso della vita, Sentire, Tenerezza, Via spirituale, Vite, Vittima, Zen.
L’essenziale
Di mille parole ne basterebbe una; di mille gesti ne avanzerebbe uno.
Non riuscendo a vivere un senso, generiamo eccessi.
C’è un modo di vivere altro dove una parola è una parola, un gesto un gesto, sono quello che esprimono, bastano a se stessi e colmano una vita di senso.
Ti ringrazio per avermi fatto cieco
Conosciamo la libertà dopo aver sperimentato il condizionamento; il dare dopo aver vissuto il bisogno;l’amore dopo l’avversione.
Il mio non vedere, svela lo sguardo.
La mia cecità è la via per la luce.
Ti ringrazio per avermi fatto cieco: ho potuto così comprendere che la luce e il buio sono due volti di te.
So che mi aiuterai
Tutte le volte che il mio sguardo non è attento all’accadere e a quello che viene richiesto in quel momento.
Tutte le volte che vivo un fatto e dentro di me c’è quel sottile pensiero che insinua: “Lo so già..”
Tutte le volte che non mi fermo, non do tempo all’altro di dichiararsi e proporsi.
La pienezza di ogni singola esperienza
Due brani tratti dal libro: Conoscenza di sé, meditazione, contemplazione.
Più si scende nella profondità della natura dell’esistenza e dell’adesso che accade, più da quell’esperienza emerge un qualcosa di completamente nuovo, mai conosciuto prima, non comprensibile e non afferrabile con la mente.
Più l’atto contemplativo compenetra la persona e ciò che essa vive, più da quell’atto sorge l’esperienza di una pienezza, di una densità, di uno spessore, di una significanza che noi esprimiamo con il termine di pregnanza.
La manifestazione della propria umanità
Nell’inverno del 2009-2010 abbiamo fatto un percorso con un gruppo di artisti ed educatori con lo scopo di gettare le basi di una pratica educativa che integrasse tutti gli elementi costitutivi dell’essere umano: fisico, emotivo, cognitivo, spirituale. In questa pagina trovi una successione di undici video con i passaggi più significativi dei primi due incontri.
La comunione degli esseri
La comunione degli esseri, Cerhio Firenze 77
Dalla presentazione su Facebook:
“Estratto dal libro “Le grandi verità ricercate dall”uomo” – Edizioni Mediterranee
Quando si afferma che tutto è UNO, lo comprendiamo come qualcosa a cui tendere con tutto noi stessi; ma quando si affronta il problema di come si attua questa graduale identificazione nell’UNO, sorge la difficoltà, non tanto di comprendere il concetto, ma piuttosto di accettarlo nella necessaria perdità dell’io, così come lo conosciamo.