Non per me

Un certo sentire si è consolidato nel tempo: quando pian piano compariva mi sembrava che tutta la realtà si trasformasse; oggi, dopo un lungo periodo di assestamento, mi sembra che si sia stabilizzato e tutto il circo delle novità è scomparso.
Oggi c’è la realtà senza aggiunte e senza condizionamento rilevante; semplicemente accade la vita e a me non interessa quello che provo, né quello che mi attraversa, né quello che mi accade: non ho interesse particolare per me.
Osservo che lo scopo più evidente di questa esistenza che sto vivendo – non l’unico, immagino – è di mettere a disposizione ciò che si esprime attraverso il mio limite, senza pretesa che sia importante.
Osservo che il rilevante non è il provare, l’esperire, il vivere una libertà: il rilevante mi sembra che sia il gesto del metterlo a disposizione, gesto che non compio io ma, direi, compie la vita.

Ti posso essere utile?

Tutta l’esperienza interiore,
tutta la meraviglia e la pienezza
e il senso e la pregnanza,
non hanno alcuna rilevanza.
Il rilevante è:
ti posso essere utile?

Dove risiede il mio essere?

Vengono persone ed ogni incontro, ogni giorno, è una meraviglia.
Ogni persona articola in modo differente la domanda ma,
nella sostanza, tutti chiedono la stessa cosa: dove risiede il mio essere?

Aria

Il grido delle poiane
attraversa l’aria cristallina
colorata di settembre.

Piccole rappresentazioni

Ieri sera sono andato alla spiaggia di sassi alla foce del fiume. Dopo le piogge di questi giorni il mare era grosso e l’acqua torbida. Guardavo questa distesa immensa e in perenne, potente, movimento e si è manifestata con chiarezza la consapevolezza della nostra, umana, irrilevanza: piccoli esseri, pieni di pretese, niente di fronte alla natura, alla vita che in un attimo ti spazza via. Piccole rappresentazioni alla pari di tutte le rappresentazioni, niente di speciale..

Aspetti nel silenzio

La mente tace
e il silenzio
tutt’attorno si libera
riempiendo di sé
ogni aspetto.

Ombre

I muri
bianchi e crepati,
carichi di segni
di ombre e di rifugi,
muti cantano
il silenzio
che pervade
la stanza.