Il grido delle poiane
attraversa l’aria cristallina
colorata di settembre.
Piccole rappresentazioni
Ieri sera sono andato alla spiaggia di sassi alla foce del fiume. Dopo le piogge di questi giorni il mare era grosso e l’acqua torbida. Guardavo questa distesa immensa e in perenne, potente, movimento e si è manifestata con chiarezza la consapevolezza della nostra, umana, irrilevanza: piccoli esseri, pieni di pretese, niente di fronte alla natura, alla vita che in un attimo ti spazza via. Piccole rappresentazioni alla pari di tutte le rappresentazioni, niente di speciale..
Una pressione interiore
Una forza sconfinata,
vasta, profonda e immanente
preme e chiede
manifestazione.
Non c’è più niente
Non c’è più niente.
In un apparente non senso
ancora parliamo e scriviamo.
Accade
Accade d’essere.
Aspetti nel silenzio
La mente tace
e il silenzio
tutt’attorno si libera
riempiendo di sé
ogni aspetto.
Ombre
I muri
bianchi e crepati,
carichi di segni
di ombre e di rifugi,
muti cantano
il silenzio
che pervade
la stanza.
Dove nulla accade
Qui
dove nulla accade
tutto accade.
La vita
è se stessa.
Meditazione su ciò che ci lega
Infinite connessioni
legano il mio essere al tuo,
ma io non indago più
ciò che mi unisce a te,
chiunque tu sia.
Non mi occupo di questo,
non vado esplorando
né la materia, né l’energia
e nemmeno ho il problema
di dimostrare ciò che sperimento.
Non ho nulla da provare,
non alcun interesse a che tu
condivida la mia comprensione.
Non do’ un valore alla tua comprensione
e non lo do’ alla mia,
posso solo inchinarmi al molteplice
manifestarsi di quella che chiamiamo realtà.
Ma ho compreso che non c’è
alcuna realtà, umanamente intesa.
C’è altro prima del film,
lì appoggia il mio sentire
e mi dispongo come una campanula
alla brezza umida di questa primavera.