Nelle tue mani
puoi raccogliere
questa inconsistenza?
Sfumature di sentire
Un continuo essere braccati.
Non appena qualcosa è consolidato
ti viene sottratto:
qualcosa prende forma,
diventa chiaro,
viene assorbito e strutturato
e poi scompare dalla scena.
La nuova scena contiene in sé,
manifesta, tutta la comprensione
raggiunta ma, quando si presenta,
è come se tu dovessi ricominciare
e il consolidato, il compreso, non bastano;
altro ancora ti viene chiesto,
più sottile, più impalpabile,
sfumature impercettibili.
Che cosa chiede la vita ora?
Non lo sai, ma quello che sei stato
non conta più, adesso c’è una nuova sfumatura,
un nuovo particolare,
ancora altro da perdere,
ancora altro che viene sottratto.
Non conosci la direzione ma sai
che toglierà ancora, incurante.
Meditazione sul determinante
Accade proprio ora
quel piccolo fatto
che, parlando di sé,
ti interroga.
In sé, quel fatto,
è solo un fatto
e racconta solo di sé;
quando lo interpreto,
e sempre lo interpreto,
allora inizia a parlare di me.
E cosa dice di me?
Poche o tante cose,
dipende, ma in tutti i casi
mi offre una possibilita’
di vedermi, di sentirmi,
di seguire un processo
o di lasciarlo andare.
Da chi è portato quel fatto?
Da quella persona
che lavora accanto a me,
da quel figlio, da quel partner,
da quell’inciampare in un gradino.
Una processione quasi infinita
di piccoli insignificanti fatti
e tutti mi indicano la via.
Sempre. Consapevole
o inconsapevole che io sia,
quel fatto che accade ora
è il determinante.
Quel fatto, apparentemente
insignificante,
in quel quotidiano,
apparentemente senza sostanza.
Meditazione sull’ordinario
Torno qui,
risiedo qui.
Mi capita
di avvertire
un movimento dell’aria,
un profumo intenso;
mi capita
un pensiero penetrante
o, a volte, sciocco;
mi capitano molte cose,
semplici, ordinarie.
Mi capitano nel senso
che si presentano
e poi scompaiono.
Cammino
e una processione
interminabile di fatti
mi scorre a fianco
e mi attraversa.
Non ho sostanza,
sono privo di consistenza
e mi è piuttosto chiara
l’espressione ” la realta’
è solo rappresentazione”.
Credo di sapere anche
che tutto questo
è privo di senso.
Cosa significa?
Che per quanto ci sforziamo
di interpretare,
un gioco rimane un gioco,
pura gratuita’
priva di finalità,
senza scopo e,
alla fine, senza senso.
Semplicemente accade.
Ecco, mi capita di accadere;
mi capita che la vita
accada attorno a me,
mi capita di non essere altro
che vita che accade.
Intelligenza della realtà
Intelligenza
della realtà,
comprensione
e compassione,
essere che implode
nel non essere.
Movimento
senza tempo,
un lampo.
Ricette
Siamo disposti
a studiare per anni
argomenti astrusi e spesso inutili
ma se dobbiamo affrontare
con sistematicità il percorso
della conoscenza di noi stessi
tentenniamo non poco:
troppo difficile, troppo doloroso,
troppa logica e poco cuore
e altro ancora.
Amiamo i manuali
e gli autori anglosassoni,
pochi, semplici concetti
per la ricetta della nostra vita!
Quello che ci accade
Il nostro è un tentativo d’amore.
Un tentativo mosso
da una forza profonda
che non ci appartiene,
che ci spinge e ci attraversa,
che ci annulla
e non si cura di noi.
Facciamo difficolta’
a pronunciare quella parola,
ma quello che ci accade,
nella nostra insignificanza,
è sospinto da quello.
Pomeriggio d’aprile
Lo specchio del lago
riflette
scaglie di luce
argentate.
Nei campi
è uno sfavillio
di verdi.
Celeste
Piccoli fatti
Ti incontro
in ogni piccola cosa.
Non esiste
alcuna grande cosa,
solo piccole cose,
piccoli fatti.
Lì Tu ci sei.