E’ solo un programma.
Viviamo identificati in stringhe di dati.
Interminabile sequenze di codici
che chiamiamo vita, emozione, pensiero, spirito.
Il codice contiene in sé
il processo della identificazione
e della disidentificazione
e tutta la progressione logica
dal primo al secondo stato.
E’ possibile uscire dal codice?
Quando esso ha espresso la logica che gli è propria,
prima non credo, non mi sembra, non so.
Ma so che ad un certo punto
la logica stessa del programma
genera altro da sé.
Non un altro codice,
l’assenza del codice.
Silenzio.
La puoi definire semplice
Impariamo dalla vita
da ciò che accade
in ogni attimo del quotidiano.
Imparare significa sviluppare
una interpretazione di sé
sempre diversa.
S’alza un canto,
s’incanta un movimento,
la vita è adesso e,
priva di connotazione,
la puoi definire
semplice.
La semplice realtà
Gesti.
Parole.
Spazio.
L’accadere della realtà.
Né umana
né divina,
la semplice realtà.
Senza aggiunte.
Molliche di pane
Nelle molliche di pane,
sul tavolo,
il segreto della vita.
Una sola possibilità
Tutto parla
di una resa senza condizione.
Tutte le scene
che si presentano,
tutte le forze
che salgono
parlano del gesto
dell’abbandonarsi,
del fidarsi,
dell’affidarsi.
La vita unitaria in atto
Allora c’è la consapevolezza
della vita che vive,
non di un sé che vive.
Attraverso quel corpo,
quella parola,
quell’emozione,
accade la vita
che non è mia,
è semplice vita,
una e indivisibile.
Un sol tutto inscindibile
Tu consideri la realtà in continuo divenire perchè la frazioni, perchè nel tuo concetto essa è limitata nel tempo e nello spazio.
E’ quella che riesci a percepire; quindi la limiti in senso spaziale.
E’ quella che è ora, nel momento attuale; quindi la limiti nel senso temporale.
Ma il tempo e lo spazio sono illusioni che scaturiscono dal considerare la realtà in modo frazionato e non, invece, quale essa è:
Un-Sol-Tutto-Inscindibile
Equilibrio interiore
C’è la possibilitàdi un equilibrio interiore,
di un ordine che sorge
da mille piccoli gesti,
non tanto da coerenze
quanto da consapevolezza di sé.
Non ti riguarda
Puoi parlare
per giorni,
puoi tacere
per giorni
e ti sembra
che non ti riguardi.