Il sole cadente
dietro le colline
rendeva
le creste del mais
fiaccole accese.
Celeste
2- Comunità: ci stiamo addestrando
Elena dice: “Vedo anche la comunità come una forma di convivenza comune più estesa rispetto a quella vissuta nell’ambito familiare. Spesso all’interno di un nucleo familiare ci sono alla base dei bisogni che aspettano delle risposte psicologiche e materiali.
Col termine “estesa” non intendo soltanto come numero di persone, ma per quanto mi riguarda ha un senso nel momento in cui vedo sorgere in me aspetti dalla dimenticanza di sé.”
Il pastore Jones, il Corano e la possibilità di non essere corresponsabili tacendo
Non ho interesse per i libri che altri considerano sacri, ma riconosco il valore che queste persone attribuiscono a certe opere ed è questo mi interessa.
Se qualcuno vuole bruciare un libro che per un altro è importante per me si apre un problema che mi induce prima a riflettere, poi ad agire.
Fare le cose per bene
Che cosa significa? Che cos’è una cosa fatta per bene? Intendo una cosa fatta ad arte? E se uno è un “impedito” allora non farà mai le cose per bene?
Evidentemente non è una questione di destrezza o di abilità e nemmeno di concentrazione e di attenzione, è qualcosa d’altro.
Qual’è l’intenzione che mi muove? Sto occupandomi del mio tornaconto, sono in balia della mia emozione, della mia mente? Ciò che mi spinge è la mente, l’ego o qualcosa di più vasto e meno condizionato, la “mia” coscienza?
Angelo Vassallo
Eremo, elefanti, gazzelle e nuova stagione
Ho incontrato un’elefante, ma si mostrava come gazzella, sono rimasto traumatizzato.
Conosco l’elefante e la gazzella in me e quindi non protesto.
L’incontro mi induce ad una riflessione su questa nuova stagione di lavoro che si apre, con le persone che torneranno per gli individuali o per i gruppi.
Una moltitudine di esseri
I gruccioni e le rondini
si preparano a partire.
Allineati, in gruppi ben distinti,
sui fili della luce
sono in fondo già altrove.
“Tieni pulita la strada!”
Lo sguardo retrospettivo sempre ci illumina i passi compiuti e da compiere. Oggi se guardo alla passata stagione di lavoro vedo lo sforzo veramente grande che abbiamo compiuto per dare una sistemazione concettuale al nostro lavoro e alla prospettiva che incontrano coloro che vengono all’eremo.
Senza fine
Piccoli sassi
nel letto di un fiume
senza tempo,
si incontrano e si scontrano,
si frantumano e si levigano.
Questo sono le nostre ore,
i nostri giorni e i nostri anni,
piegati dall’incontro,
ridotti ad una insignificanza,
consapevoli di essere solo sassi.