Tutto ciò che giunge va lasciato alla vita: tutto attraversa, tutto illumina, tutto transita e nulla viene coltivato e trattenuto. La meditazione non è il momento della riflessione, dell’indagine, dell’analisi: è solo stare, vedere, prendere atto.
Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/34: un sublime controsenso
Il Cristo insegna a offrire l’altra guancia a chi ci percuote, e nello stesso tempo ad adoperare la frusta con i mercanti del Tempio. Sublime controsenso, celeste verità!
Sostanza della meditazione: 2- lasciare [sentiero74]
Che cosa sta accadendo? Cosa c’è nel pensiero, cosa nell’emozione, cosa nell’azione, cosa nell’intenzione?
Sostanza della meditazione: 3- accogliere l’accadere [sentiero75]
Ciò che adesso accade è l’unica cosa che esiste; ciò che sorge mi può piacere o no ma è la vita che sta accadendo, è il fatto determinante e non ho altra scelta che accoglierlo.
Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/33: la potenza della parola
L’opera del Cristo è un’opera magica. Potenza della parola! Una folla inferocita pronta a linciare una povera donna e una frase, detta nel modo più semplice e sereno, d’incanto arresta ogni velleità.
Il presente immensità misteriosa [sentiero72]
Di fronte a quella vastità espressa dal e nel piccolo fatto che accade, dalla consapevolezza che tutto abbraccia, si presenta a me un limite di indagine: non sono adeguato, non ho gli strumenti, non ho lo sguardo sufficientemente profondo, non ho i sensi per indagare oltre un certo punto ciò che accade; questo mi induce a fermarmi e i passi che mi attendono, e che non posso percorrere, vengono avvolti nel mistero.
Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/32: i testi canonici
Quali sono oggi i testi che possono farci comprendere il pensiero del Cristo? I quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli, gli scritti definiti apocrifi, qualche citazione di scrittore appartenente al primo Cristianesimo e alcuni frammenti di manoscritti ritrovati in tempo recente.
Il presente, immensità vasta e profonda [sentiero71]
Senza confine, in tutte le direzioni c’è spazio, possibilità di estendersi con la comprensione. A ovest, a sud, a nord, a est, l’orizzonte è libero, il limite personale non è di ostacolo perché nel presente il limite è la possibilità non l’impedimento: attraverso il limite indago il non-limite e questa indagine non ha confine, potenzialmente.