Possiamo quindi dire che il processo di apprendimento è caratterizzato da una crescente armonia fra intenzione e azione, fra coscienza e identità? Che nel processo di apprendimento avviene il progressivo affievolirsi dell’identità che ha in un primo tempo dovuto strutturarsi, definirsi, per poter essere veicolo di esperienza?
L’agente globale e l’agente concreto [scomparire4]
Ora parliamo del processo dello scomparire dell’agente. Ma chi è l’agente?
Un partecipante: È quello che connette tutte le azioni che fa.
La differenza tra conoscere e comprendere [sentiero12]
Più in dettaglio, il processo dell’imparare così procede:
– un’intenzione attiva il corpo mentale, le sue strutture di pensiero, la sua organizzazione, le sue materie;
– la risultante attraversa il corpo astrale e si riveste di emozione, affetto, sensazione;
– il corpo fisico viene attivato e realizza l’intenzione.
La vita monastica nel medioevo16: la malattia
Un monaco non ha eccessiva cura di sé, né si lamenta mai: «i tuoi mali restino tra Dio e te». Se un fratello voleva prendere una medicina in assenza del padre abate, «medico delle anime» (c. 27,4 e 20,8-18), egli doveva ottenere previamente il permesso (venia) del capitolo e chiedere di pregare per lui.
Guardate all’essenza che è il fluire [vdc41]
Le basi della Via della conoscenza. Quando l’uomo supera ogni etichetta, davanti ai suoi occhi si presenta soltanto lo scorrere, ed è uno scorrere che non porta segni, cioè non porta sottigliezze di distinzione, ma è soltanto la forza che proviene dall’Assoluto e che fa sì che il relativo si presenti all’umano nel suo continuo mutare.
Il processo dell’imparare e del comprendere [sentiero11]
Da quanto detto fino a qui, considerando la vita come “luogo” di rappresentazione della coscienza tutto assume l’aspetto fluido di un dispiegarsi. Possiamo allora mettere a fuoco, in particolare, il processo dell’imparare? In che modo vengono “integrate” le esperienze acquisite col nostro incessante sperimentare? Cosa fa sì che si passi da una conoscenza razionale a un sentire consolidato, uno “stato d’essere” sedimentato?
L’importanza data al passato è una gabbia [scomparire3]
Il modo di agire di ciascuno è prima di tutto il suo modo di leggere un fatto. Perché l’agire è conseguenza di un pensiero, compreso l’agire istintivamente che si basa su una struttura precostituita. L’uomo, fin dall’infanzia, ha creato una strutturazione del pensiero che gli fa interpretare le situazioni in una maniera che è esclusivamente sua.
Osservazione, disconnessione, spazio [sentiero10]
Riconoscere l’identità come veicolo, familiarizzare con la messa in scena, lasciarsi portare dalla vita che accade, tutto questo porta con sé, nel tempo, dei momenti di chiara visione, di sospensione, disconnessione, vuoto/pieno, presenza. Puoi spiegare questi momenti e la loro funzione, se c’è?