Tenzo Kyokun: il risvegliarsi alla Via [20]

Bisogna ben tenere a mente che le persone della Via che in precedenza hanno svolto questo incarico, hanno adempiuto in prima persona quella condotta, quella virtù. Il risveglio alla Via del Grande Gui[1] è avvenuto mentre era tenzo. Anche i tre kin di lino di Dongshan[2] sono relativi al periodo in cui era tenzo.

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In ‘ciò che è’ non esiste contraddizione [49G]

Gratuità non è – come credete – un dono da parte del Divino, da voi non richiesto ma che vi riempie di gratitudine in quanto giunge proprio in vostro aiuto, e non è neppure un sostegno che va al di là dei meriti che mettete in campo per avvicinarvi al premio finale; perché non è conseguenza di azioni messe in atto da voi e non ha nessun rapporto coi meriti che pensate di accumulare come esseri in cammino.

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Tenzo Kyokun: operare a beneficio degli altri [17-19]

Tre paragrafi del ‘tenzo’ vengono qui raggruppati, ne risulta un post piuttosto lungo: le parti in carattere piccolo possono essere saltate senza perdere il senso dell’insieme.

17. Dopo il mio ritorno in patria, ho risieduto per circa tre anni a Kenninji. In quel tempio, anche se sventatamente c’era quel ruolo, era solo di nome, non c’era per niente una persona vera. E siccome ignorava trattarsi dell’attività di Buddha, a maggior ragione come avrebbe mai potuto discernere e conformarsi alla Via?

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Non c’è nulla dentro l’umano di solido e di unitario [48G]

[…] Davvero non siete mai contemporaneamente compartecipi e osservatori di ciascuno dei tre elementi (pensiero, emozione, azione, ndr), poiché il vostro meccanismo automatico ne seleziona uno, che vivete come globalità, e in base a questo, poi, vi raccontate di essere il risultato della connessione di tutti e tre.

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Riconoscere la disconnessione è riconoscere la gratuità. [47G]

Riconoscere la disconnessione tra pensieri, emozioni e comportamenti è riconoscere la gratuità. Spesso l’uomo si domanda il motivo di un accadimento che lo sorprende, poiché lo giudica al di là delle sue capacità e dei suoi meriti, e si interroga su come quel fatto sia proprio indirizzato a lui, su che cosa lui possa aver fatto per meritarselo e come possa essere di aiuto per i suoi passi nel sentiero evolutivo.

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Percezione simultanea, natura della mente, disconnessione

Mettiamo a disposizione di chi ci segue questa raccolta di materiale frutto di alcune discussioni in una chat interna del Sentiero. Il Pdf per la stampa.
La realtà non è una che Diviene, ma una che È. L’essere umano consapevole e risvegliato comprende la simultaneità di Essere e Divenire e ne vive il paradosso. In ‘superficie’ vediamo il Divenire, in ‘profondità’ sentiamo l’Essere.

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Tenzo Kyokun: dal risultato si comprende il cuore [15]

Insomma, anche se si preparano delicatezze eccellenti non sono necessariamente superiori, anche se si prepara una minestra di rozze verdure, non necessariamente è inferiore.[1] Quando offri verdure selvatiche dopo averle scelte, se hai il cuore sincero, il cuore fedele, il cuore puro, sono conformi a eccellenti delicatezze.

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