“Inizia, quindi, nella consapevolezza del respiro […] quella emersione della natura di Buddha, quindi potremmo dire della natura originaria, della mia natura originaria, natura buona […] di Buddha di cui io sono possessore […]; che già mi abita.”
Coinvolgersi fino in fondo e proteggere (in merito a Tenzo Kyokun 5)
Feng (Seppo) dice: “Scarto rena e riso insieme”. Dongshan dice: “I monaci allora cosa mangiano?”
Feng rovescia il contenitore. Shan dice: “Tu, più avanti incontrerai una persona diversa e resterai con lei”.
Tenzo Kyokun: rimboccarsi le maniche e proteggere, il cuore della Via [5]
5. Xuefeng faceva il tenzo nel [monastero di cui era abate] Dongshan [1]. Un giorno, mentre vagliava il riso, Dongshan gli chiede: “Fai la cernita della renella e scarti il riso o secerni il riso e scarti la renella?”
Tra causalità e gratuità per spiegarsi il mistero dell’accadere [35G]
[…] Partiamo, quindi, dai due diversi principi che l’essere umano introduce nel concetto di vita che ha strutturato dentro di sé. Il primo è il principio di causa-effetto, che utilizza per spiegarsi ciò che lo coinvolge direttamente, o che attraversa la sua strada.
In zazen si abbandona il non essere
In zazen si sceglie di non essere mente: in virtù di questa scelta che diviene atto di disconnessione ripetuto, il praticante È, la realtà È, ogni fatto È.
Questo solo perché è stato scelto di non identificarsi con il processo mentale ed emotivo.
Il particolare e l’insieme, simultaneamente (in merito a tenzo kyokun 4)
“Se i sei gusti non sono curati, se le tre virtù non sono garantite, allora non c’è offerta del tenzo ai monaci”. Per prima cosa mentre ispeziona il riso, insieme vede la renella, mentre ispeziona la renella insieme vede il riso, se osserva avanti e indietro fin nei minimi particolari senza distrarre lo spirito, con naturalezza le tre virtù si armonizzano, i sei gusti si ordinano.
Tenzo Kyokun: “Pur vedendo un aspetto ne perda di vista un altro” [4]
4. La selezione del riso, la preparazione delle verdure e tutto il resto lo controlla da vicino in prima persona, opera con spirito diligente e cuore sincero, non sia mai che per un attimo di incuria e pigrizia pur vedendo un aspetto ne perda di vista un altro. In mezzo all’oceano della virtù1 non dà via una sola goccia, sulla cima della montagna delle buone radici2 ancora aggiunge anche un granello soltanto.
Domande, dubbi, ricerca: la stagione della fine
Per un lungo tratto di strada le cose stanno come dice Leonardo in questo post, poi qualcosa di nuovo accade: su questo desidero riflettere.