Una nuova sezione di contenuti (riservati e protetti) dedicati al cammino di unificazione
Ho sempre scritto, su questo sito, rivolto a un pubblico generico e sconosciuto e continuerò a farlo, ma ci sono temi che non possono essere proposti senza esporre la propria intimità, e questo non si può fare in un sito pubblico e aperto a tutti.
Vivere in pienezza ogni stagione dell’esistenza [V5]
L’uomo teme, e quindi cerca di evitare, l’impatto con la vita che si svolge qui e adesso, e perciò vive il succedersi delle sue varie fasi in modo singolare: da giovane non vive consapevolmente il presente, momento dopo momento, ma si proietta su una sua futura maggior autonomia, pur privilegiando la fase giovanile rispetto a quella successiva.
Proiettiamo quel che siamo: il nostro circo personale, purtroppo
Ieri sera ho guardato il festival di Sanremo.
Mi sono piaciuti i quattro giovani finalisti e anche io avrei scelto come vincitore quello poi nominato. Ho tenuto duro fino alle 11, poi ho abbandonato.
Consumare il tempo proiettandosi sul passato e sul futuro [V4]
Quando gli anni incominciano a far declinare le aspettative di vita, allora iniziate a sperimentare la noia, nel susseguirsi dei giorni, che vi porta a domandarvi: “Cosa ne ho fatto della vita nelle mie mani?”.
Il desiderio di difendere e sostenere l’identità [V3]
Il desiderio di ogni uomo è di difendere e sostenere l’identità che ha costituito nel tempo e, quando gli avvenimenti gli impongono una qualche modifica o una parziale rinuncia alla globalità della propria identità, lui allora incomincia una trattativa con la vita.
Patteggiare con la vita per non essere scomodati più di tanto [V2]
L’uomo non si sente affatto a suo agio di fronte a eventi inaspettati e indesiderati, e non gli piace proprio sentirsi costretto a ridefinirsi, anche se sa che talvolta può andare incontro a un imprevisto stimolante.
La comunione del sentire tra monaci
Cosa rimane di un cammino di contemplazione e di formazione quando ha esaurito la sua funzione per un certo numero di persone?
Rimane il paradigma e le pratiche che ha sviluppato; rimane ciò che ha trasmesso ai singoli e all’insieme e che, sebbene sia affidato al vento, mai cade su un terreno casualmente.