L’altro: un’immagine costruita dalla mente 1 (CF77) [realtà13.1]

FRANÇOIS — Degli altri voi non vedete la realtà del loro essere, ma vedete quello che appare. Ciò significa che vedete, al massimo, quello che gli altri mostrano di sé. Non solo, ma anche l’immagine che gli altri danno di se stessi può essere da voi distorta, può essere esaltata o peggiorata.

La divina sostanza indiversificata (Kempis, CF77) [realtà11]

In blu le parti che si possono leggere in un secondo momento per integrare.Il cartesiano cogito ergo sum, cioè «penso quindi esisto», mise in crisi il pensiero filosofico occidentale fino ad allora esistito, che aveva ammesso reale — cioè in se stesso esistente — tutto quanto è oggetto della conoscenza dell’uomo; mentre l’affermazione di Cartesio … continua..

Chi manca di un senso come crea-percepisce il suo mondo? [realtà9]

Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, p. 224Chi è cieco ha un suo mondo diverso, che poi, mediante le relazioni, cerca di costruire uguale a quello di coloro che vedono. Però, se fosse possibile considerare un non-vedente da solo, senza metterlo in relazione, in rapporto coi vedenti, costui penserebbe a una realtà … continua..

Un pianeta esiste se qualcuno lo osserva [realtà8]

Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 222-223Prima che sulla terra esistesse I’uomo con i suoi cinque sensi, queste leggi vigevano nella natura?Quando tu guardi la divina sostanza indifferenziata, appare il piano fisico, attraverso i cinque sensi fisici. Che cosa fai tu?

Coloro che hanno analogo sentire creano lo stesso mondo [realtà5]

Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 217-219.Coloro che hanno analogo sentire creano lo stesso mondo. Per esempio, coloro che hanno un tipo di sentire che va dal grado A al grado N sono legati nella loro espressione a certe limitazioni*, che li conducono ad avere come finestre di comunicazione dei sensi … continua..

ln che modo il sentire crea i mondi della percezione [realtà2]

Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 209-213Nell’enunciazione del loro insegnamento, in un primo momento, i maestri hanno fatto l’esempio dei fotogrammi, mediante il quale si diceva che tutto esiste già in uno stato di eterno presente e di infinita presenza, mentre sono gli esseri che, nei piani della percezione, percepiscono in … continua..

In merito ai fatti disconnessi tra loro

L’ultimo post della Via della Conoscenza, I fatti sono disconnessi gli uni dagli altri [40G], ha sollevato alcune perplessità e difficoltà interpretative: affronterò la questione nella consapevolezza della complessità dell’argomento.

Il Sentiero contemplativo: origine ed evoluzione

Bozza solo approssimativamente revisionata.Mariela mi chiede la storia del Sentiero: la sua domanda mi commuove e mi imbarazza, credo sia la prima a dimostrare esplicitamente questo interesse; di per sé, questo dice molto su alcune anomalie e fatiche affrontate nel Sentiero da chi l’ha fondato e condotto in trenta anni di evoluzioni.

Logiche alte e belle ma oramai inutili

Quello stato d’esistenza che precede il pensiero e il divenire è chiaro e stabile nella consapevolezza. Lì risiede la radice di quest’essere, quella è la sorgente di questa vita.

I limiti dell’indagine esoterica nella via contemplativa (Appunti)

Rispondendo a Catia, affermo: Quando dico di non interessarsi di Dio intendo dire di non lasciarsi catturare da tutta l’indagine esoterica su Dio, sul reale e quant’altro.C’è uno spazio per questa indagine, e noi l’abbiamo frequentato, ma poi bisogna anche abbandonarlo perché è improduttivo.

Il ritmo delle giornate del monaco

Il ritmo di una giornata è come la colonna vertebrale di una persona: rende possibile il compiersi della vita. Per dei monaci che vivono nel mondo, come molti di noi, e non hanno il sostegno dello scorrere ritmato della vita entro le mura di un monastero, può risultare complesso l’essere sostenuti e condotti dal ripetersi … continua..