Non conosceremo mai il Reale
fino a quando considereremo
questo alto e quello basso,
questo evoluto e quello no.
Grazie per questa manifestazione imperfetta
Immagino che Tu, l’Assoluto,
sia perfetto.
Immagino anche che tutto ciò
che non è fuso in Te,
sia da considerare imperfetto.
Nessuno diviene altro da quel-che-È.
Se il cielo fosse sempre tèrso,
o sempre nuvoloso,
e l’albero sempre in fiore,
o perennemente spoglio,
non vedremmo più né il cielo, né l’albero.
Sono l’ombra di Te
Tu sei il ridere e il piangere,
l’imparare e il cristallizzarsi,
lo stare e il fare.
Il pane di ogni giorno già sulla tavola
Se vedessimo l’Evidente,
lo scorgeremmo in ogni dettaglio,
in ogni fatto.
Quando nulla più ci spinge sulla scena
C’è una gioia unica nello scomparire,
nel divenire irrilevanti.
La compassione sa dare una ragione al dolore
Quanti sono i volti della compassione?
In quanti modi e a quanti livelli senti l’essere tuo,
quello degli altri, quello del mondo?
La mistica del silenzio
Non c’è cammino spirituale che non si misuri con una certa mistica del silenzio.
La parola essenziale
La parola essenziale nasce dal posizionamento della nostra soggettività: un passo indietro.