In questa sezione trovi una serie di brani scritti tra il 2001 e il 2009; gli argomenti trattati sono diversi ma tutti ruotano attorno ai temi della conoscenza di sé, della consapevolezza, della meditazione, della contemplazione. Li riportiamo perché pensiamo possano essere utili al lettore che vuole conoscere la nostra esperienza interiore e il nostro sentire più da vicino.
Dal 2009 abbiamo iniziato a scrivere sul blog quindi il percorso successivo va indagato lì.
Riflessioni sull’essere 12.11.2001
La mente pensa, ma tu non sei i pensieri che essa pensa, li vedi e sei oltre: tra un pensiero e l’altro si apre uno spazio, vuoto di pensiero, vuoto di osservazione del pensiero..
L’abbandono al presente 16.12.2002
Cosa significa abbandonare? Un movimento della mente verso uno Zero. Zero, Spazio, Niente, Vuoto, Assenza, Silenzio. La mente sposta l’oggetto della sua consapevolezza da un pieno
(di sensazione, di emozione, o di pensiero) ad un niente..
Essere e divenire 25.4.2003
Divenire prepara essere eppure essere è da sempre..
Assoluto e relativo 24.2.2004
L’uomo vive la dimensione del relativo come separazione dall’Assoluto: quando si pone la questione dell’ente supremo, e se la pone di rado, questo è vissuto come una alterità a cui ricongiungersi..
Il processo dell’abbandonare 10.5.2004
Abbandonare significa lasciare fluire ciò che la vita ci manda, senza etichettare, giudicare, soppesare: un’azione, un’emozione, un pensiero sorgono e un attimo dopo già non sono più e in noi non rimane traccia. Allora la vita è veramente un fiume che scorre e in ogni attimo si manifesta “ciò che è” nel suo splendore..
L’atto del contemplare 31.5.2004
L’atto del contemplare ha a che fare con la realtà percepita dai sensi: è un modo di stare di fronte ad ogni evento della vita che sia un’azione, un’immagine, un’emozione, un pensiero..
Lasciarsi attraversare dalla vita 5.6.2004
Il giudizio è una forma di resistenza, un distinguere un porsi nella condizione di osservatore..
L’attraversamento 10.6.2004
Che cos’è la realtà quando non la riduciamo a noi, quando non ci serve, quando le permettiamo di stare lì senza allungare le mani della nostra mente per inglobarla, colorarla, giudicarla.
La realtà nell’esperienza della contemplazione..
Vivere è un’esigenza della mente 9.7.2004
Pensare, sentire, agire ci sembrano naturali ma come appaiono alla luce della contemplazione?
L’unica maniera di trovare se stessi consiste nel perdersi 2.2.2007
Quello che qui interessa affrontare è questa tensione tra l’affermazione di sé e l’abbandono di sé. Non c’è nessuna ragione per cui una persona debba abbandonare se stessa, perché mai dovrebbe farlo? Per seguire qualcun altro? Perché qualcuno ha detto che va fatto così? Eppure tutto il cammino ci porta a perderci, fino allo scomparire nella contemplazione..
Pagina in lavorazione