L’aspetto secondo me rilevante di questo approccio rispetto alle vie spirituali comunemente intese, che si focalizzano sul solo lasciar andare, è la pari attenzione al
aggiornare in continuazione il modello interpretativo essendo disponibili ad integrare aspetti nuovi e ad abbandonare ciò che risulta usurato (post: mente, sofisticazione, disconnessione).
abbandono
Divenire inermi di fronte alla coscienza
Una comunicazione di Soggetto, via della Conoscenza (16)
Solo una cosa porta l’uomo a credere che operando egli si trasforma o che volendo egli si trasforma o che sforzandosi egli si trasforma, ed è l’ansia di arrivare.
Come neve che si scioglie al sole
C’è un tempo che porta con sé la spinta all’adesione.
Sì, incondizionatamente.
A cosa? A chi?
A ciò che è
Due sentieri
conosco due sentieri
che portano allo stesso luogo.
La fiducia senza condizione
Tutte le mattine il sole sorge
e tutte le sere tramonta,
almeno a queste latitudini.
In prestito
Salire in macchina e guidare per le vie della città.
Registrare, attutito come se raggiungesse sott’acqua,
Il quietarsi della ricerca
Tutto l’assoluto che ho cercato l’ho trovato negli occhi miei e negli occhi tuoi.
Nei miei, attraverso i tuoi.
Prendere atto
Ciascuno di noi è un impasto di compreso e non compreso, di aperture vaste, generose, e di chiusure, paure, resistenze.
Il compreso è base per affrontare il non compreso.
L’autunno, lo svuotamento
Stiamo entrando nel ventre dell’autunno, il tappeto di foglie si ispessisce, le noci sono ormai tutte cadute e topi e scoiattoli non hanno certo patito la fame.
Qui e ora. Appunti da un gruppo
Ieri, domenica 13 ottobre 2012, all’eremo.
Pace nello stare qui e ora, lì allora, là, nel futuro, allora.
Pace nelle mie mani piene di luce e vita, pace nella luce delle 9.36 e in quella delle 9.45 e in quella delle 12.15.