Le basi della Via della conoscenza. Se la mente tace, come fanno le emozioni a pulsare più forte? E se un’emozione diventa più intensa, che cosa ingigantisce l’emozione? È il pensiero. E che cosa inibisce un’emozione? È ancora il pensiero.
basi vdc
Ogni piacere e ogni dolore diventano un soffio di vento [vdc23]
Le basi della Via della conoscenza. La mente silenziosa significa lasciare che le emozioni esplodano e poi lasciare che passino, fare l’esperienza del piacere e del dolore senza troppi veli e senza troppi attaccamenti, poiché l’attaccamento al piacere significa voler prolungare il piacere e l’attaccamento al dolore è voler far sì che quel dolore si allontani il più presto possibile, però in questa maniera voi lo prolungate.
La mente silenziosa e le percezioni che si vivificano [vdc22]
Le basi della Via della conoscenza. Comunque voi avete bisogno dei concetti e allora adesso andrò ben oltre il vostro modo di ragionare e affronterò il tema sulla mente silenziosa e sulle percezioni che si vivificano.
L’essenza dell’esperienza umana è il lasciare andare [vdc21]
Le basi della Via della conoscenza. Se l’uomo non scopre il nuovo, non può maturare, però per maturare bisogna accettare che ciò che oggi si è domani non sia, che ciò che oggi si ama domani non sia, che ciò che oggi si pensa domani non sia.
Il concetto non è la realtà, poiché la realtà è inafferrabile [vdc20]
Le basi della Via della conoscenza. Non v’è modo d’inoltrarsi sul terreno della non-mente se non mettendovi via, via in imbarazzo, se non sradicando i vostri concetti, se non facendovi intuire che tutto ciò che voi dite è astrazione, è costruzione concettuale ed è eredità del passato: non è presente e non può essere futuro, ma è solo eredità del passato.
La mente duale e il silenzio della non-mente [vdc19]
Le basi della Via della conoscenza. E se esistesse soltanto ciò che è – quindi se si abolisse ogni mente – il ciò che è sarebbe tutto quanto ciò che esiste e ciò che esiste sarebbe l’essere che non porta nome e neanche distinzioni, e quindi sarebbe ciò che è, soltanto essere.
È la mente che definisce l’essere e il relativo [vdc18]
Le basi della Via della conoscenza. Ciò che dà senso al relativo è la dualità insita in colui che guarda al relativo, altrimenti non ci sarebbe il relativo. E che cos’è che iscrive il relativo nell’Assoluto, se non la mente? E che cos’è che costringe il relativo a definirsi tale, se non la mente?
Non è vero che l’uomo, quando sceglie, è libero [vdc17]
Le basi della Via della conoscenza. Si può arrivare ad ammettere che un uomo può cogliere degli elementi di libertà nel suo agire quotidiano, mentre non si può ammettere che il percorso evolutivo dell’uomo presenti delle libertà quando finalmente in lui si abdica alla mente.
Tutto è Coscienza e quindi voi non siete [vdc16]
Le basi della Via della conoscenza. Ma se la Coscienza mette il pugnale e fa anche sì che il braccato non possa sfuggire, allora la Coscienza recita una parte e contemporaneamente recita un’altra parte: quindi è la Coscienza che gioca le parti, e quindi voi non siete.