Saremmo tentati di sorvolare su questa frase: «Aspirare a conoscere la vera forma della natura autentica, in verità è osservare la relazione del tempo reale. Quando il tempo viene, la natura autentica si fa presente».
bussho
Dōgen, Busshō: il tempo della natura autentica è adesso 4 [busshō4.2]
La gente, nel passato e nel presente, continua a intendere l’espressione quando il tempo viene come se il tempo in cui si attua la natura autentica fosse sempre successivo del momento attuale.
Dogen, Busshō: l’osservare che è sentire 4 [busshō4.1]
Invece non c’è l’osservare adducendo categorie del conoscere come chi vive nelle passioni o chi è libero dalle passioni o chi possiede il risveglio originario o chi è all’inizio del risveglio o chi è privo di risveglio o che ha raggiunto il vero risveglio: allora non c’è più l’osservare.
Dogen, Busshō: il corpo a corpo del contemplante 4 [busshō4]
[Traduzione Forzani-Mazzocchi] Budda dice: «Aspirare a conoscere la vera forma della natura autentica, in verità è osservare la relazione del tempo reale. Quando il tempo viene, la natura autentica si fa presente»[1].
Dogen, Busshō: commento di Jiso Forzani a Busshō 3 [busshō3.2]
[→uma] Gli interventi successivi del curatore non intendono commentare o integrare quanto affermato da J.F.: sono inserti che sorgono dai temi proposti ed esprimono la visione e la tensione che attraversa il curatore e, immagino, ogni monaco del Sentiero. Se le parole di Jiso sono il suono della campana, le nostre sono il suo riverbero in noi: una situazione contemplativa, dunque. [/uma]
Natura autentica/Ciò-che-È: come viene sperimentata
Due stralci di un post che uscirà a maggio 2025 nel ciclo “Bussho” e che analizza ciò che viene sentito dal contemplante quando definisce una situazione come Ciò-che-È/natura autentica.
Dogen, Busshō: ogni cosa che è sentita, è natura autentica 3 [busshō3.1]
[Traduzione Forzani-Mazzocchi] Ora, questo non è il modo di percorrere la via né per l’anziano né per il principiante. Per esempio, se anche tu diventi esperto in comprensione e conoscenza, la comprensione e conoscenza non ha a che fare con il tuo darti da fare.
Dogen, Busshō: è un idolo la fede? 3 [busshō3]
All’udire la parola natura autentica la maggior parte di coloro che studiano la via di Budda ne perverte il senso nell’io come è inteso nella via deviata di Senika.[1]
Dogen, Busshō: commento (4) di Jiso Forzani a Bussho 2 [busshō2.4]
Ciò non vuol dire che qualunque cosa, nella condizione in cui è, sia l’essere, per cui tutto va sempre bene così*. Questo è il gran dubbio che viene ogni qual volta il discorso religioso arriva a questo punto. Se l’essere è il tutto che è, se non c’è nulla fuori dal sé, tutto è già a posto, lasciamoci andare all’impulso del momento.
Dogen, Busshō: commento (3) di Jiso Forzani a Bussho 2 [busshō2.3]
Gli interventi successivi del curatore non intendono commentare o integrare quanto affermato da J.F.: sono inserti che sorgono dai temi proposti ed esprimono la visione e la tensione che attraversa il curatore e, immagino, ogni monaco del Sentiero. Se le parole di Jiso sono il suono della campana, le nostre sono il suo riverbero in noi: una situazione contemplativa, dunque.