Dogen, Busshō: l’osservare che è sentire 4 [busshō4.1]

Invece non c’è l’osservare adducendo categorie del conoscere come chi vive nelle passioni o chi è libero dalle passioni o chi possiede il risveglio originario o chi è all’inizio del risveglio o chi è privo di risveglio o che ha raggiunto il vero risveglio: allora non c’è più l’osservare.

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Dogen, Busshō: commento di Jiso Forzani a Busshō 3 [busshō3.2]

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Dogen, Busshō: commento (4) di Jiso Forzani a Bussho 2 [busshō2.4]

Ciò non vuol dire che qualunque cosa, nella condizione in cui è, sia l’essere, per cui tutto va sempre bene così*. Questo è il gran dubbio che viene ogni qual volta il discorso religioso arriva a questo punto. Se l’essere è il tutto che è, se non c’è nulla fuori dal sé, tutto è già a posto, lasciamoci andare all’impulso del momento.

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Dogen, Busshō: commento (3) di Jiso Forzani a Bussho 2 [busshō2.3]

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