[…] KEMPIS — Voi considerate la realtà in continuo divenire perché la frazionate; perché, nel vostro concetto, essa è limitata nel tempo e nello spazio. Per voi la realtà è quella che riuscite ad abbracciare, a percepire: quindi la limitate in senso spaziale.
cerchio firenze 77
L’altro: un’immagine costruita dalla mente 1 (CF77) [realtà13.1]
FRANÇOIS — Degli altri voi non vedete la realtà del loro essere, ma vedete quello che appare. Ciò significa che vedete, al massimo, quello che gli altri mostrano di sé. Non solo, ma anche l’immagine che gli altri danno di se stessi può essere da voi distorta, può essere esaltata o peggiorata.
Percezione e creazione (Kempis, CF77)[realtà12]
In blu le parti che si possono leggere in un secondo momento per integrare.
C’era una volta… «un pezzo di legno», diranno subito i miei ascoltatori, memori di giovanili letture circa un burattino chiamato Pinocchio. No: c’era una volta un Re. Era l’epoca in cui l’uomo concepiva la realtà nella quale viveva a sua immagine e somiglianza.
La divina sostanza indiversificata (Kempis, CF77) [realtà11]
In blu le parti che si possono leggere in un secondo momento per integrare.
Il cartesiano cogito ergo sum, cioè «penso quindi esisto», mise in crisi il pensiero filosofico occidentale fino ad allora esistito, che aveva ammesso reale — cioè in se stesso esistente — tutto quanto è oggetto della conoscenza dell’uomo; mentre l’affermazione di Cartesio rendeva certa solo l’esistenza del soggetto pensante.
Ricapitolo generale del meccanismo di creazione-percezione [realtà10]
Vediamo di ricapitolare tutto questo discorso, che può essere forse male inteso, sul fatto che è il sentire a creare-percepire, attraverso le sue limitazioni, i mondi della percezione: fisico, astrale, mentale.