Le basi della Via della conoscenza. Se veramente il salto di cui parliamo implica abbandonare il concetto del limite e implica abbandonare il concetto dell’evoluzione per accettare che tutto accade, dove va a finire la libertà dell’uomo?
ciò che è
Ciò che è/2: cancellare la parola limite e introdurre ‘accadimento’ [vdc2]
Le basi della Via della conoscenza. Non sta all’uomo fare distinzioni, ma sta a lui indicare la strada in cui l’unica cosa che conta è superare ogni dualismo, ogni opposizione, ogni contrapposizione e allora tutto apparirà nella propria essenza che porta il segno del non attaccamento.
Ciò che è/1: nell’accadere coglierai l’essere Coscienza [vdc1]
Le basi della Via della conoscenza. Se mai l’uomo arriva al punto in cui tutto accade, ciò non significa che egli se ne infischi di ciò che avviene attorno a lui e quindi non significa che se ne infischi delle sofferenze altrui, o dell’uomo che gli tende la mano; significa soltanto che il suo modo di guardare a tutto ciò diventa senza attaccamento.
In ‘ciò che è’ non esiste contraddizione [49G]
Gratuità non è – come credete – un dono da parte del Divino, da voi non richiesto ma che vi riempie di gratitudine in quanto giunge proprio in vostro aiuto, e non è neppure un sostegno che va al di là dei meriti che mettete in campo per avvicinarvi al premio finale; perché non è conseguenza di azioni messe in atto da voi e non ha nessun rapporto coi meriti che pensate di accumulare come esseri in cammino.
Vuoi vivere senza di me, bastardo!
Siamo nel cuore del Ciò-che-È con il post Gratuità: totale indifferenziazione di tutto ciò che è vita [39G]; siamo anche nel cuore della Via della Conoscenza e del Sentiero.
Perché vivere e agire se “niente di quel che si fa può apportare mutamento: nessuno muta alcunché, poiché niente si distacca da tutto è, che è predeterminato”.
La natura di Buddha e il Ciò-che-È
“Inizia, quindi, nella consapevolezza del respiro […] quella emersione della natura di Buddha, quindi potremmo dire della natura originaria, della mia natura originaria, natura buona […] di Buddha di cui io sono possessore […]; che già mi abita.”
Il mondo per sé, il mondo in sé [V30]
L’uomo si ribella a sentirsi dire che il tempo non gli appartiene, però è così. Tutto accade e niente è a sua disposizione: non il tempo, non gli altri, non la realtà che diviene. Tutto non-è, ma si può anche dire che tutto è vuoto assoluto.
Non c’è alcun piano divino che ci riguardi [V9]
Voi uomini ritenete che la vita abbia la funzione di servire ai vostri scopi e di soddisfarvi, e che quindi rappresenti un’occasione da sfruttare. Siccome siete convinti che vivere significhi essere i protagonisti del tempo della vita, agite tentando di assoggettare il tempo a voi, altrimenti vi sembra di vivere in modo passivo.