La realtà soggettiva

Se ricordassimo che l’interpretazione della realtà che generiamo
e siamo chiamati a vivere, è quanto di più soggettivo, ci risparmie-
remmo non poco dolore.
L’unico riferimento che abbiamo, l’unico dato reale, è la nostra reazione interiore.

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Come posso imparare?

Grazie al limite tuo.
Se ho una qualche ferita sul piano dell’identità, la relazione con te me la renderà visibile.
Se tu sei molto attento, molto premuroso e previeni ogni possibilità di farmi male, corri il rischio di non permettermi di vedere la mia ferita e di affrontarla.
Se tu sei perfetto, non sei un buon collaboratore.

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La gestione del dolore

Elena L. scrive: “Stare nel dolore aiuta a elaborarlo, ad andare verso l’essere liberi o stare nel dolore è tempo malato in pasto al nostro ego, ti aggancia e ti tira semplicemente giù per rafforzare un personaggino sofferente?”
C’è una fase in cui non scegliamo di stare nel dolore o non starci, semplicemente il dolore c’è.

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