La paura e la fiducia

Ho imparato a fidarmi nel tempo, è stata una necessità: se volevo appoggiare il passo dovevo confidare che il terreno mi avrebbe sostenuto.
Era così difficile il presente che c’era poco da perdere nel darsi una possibilità.

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Il ritorno all’essenziale

L’estate porta con sé un ricco campionario di fluttuazioni dell’interiore.
Ora che le forze dell’autunno – che entrano, secondo la tradizione antica, in questi giorni – stanno bussando, è tempo di riposizionarsi sull’essenziale.
Che cos’è l’essenziale? Il cammino della conoscenza di sé, dell’altro, della vita.

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Perché mai venite qui?

Per essere confermati nella vostra identità?
Se è per questo, per favore, non venite, vi farete male.
Non troverete conferme ma solo l’immagine di ciò che vi sembra di essere;

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L’esercizio della pazienza

Potremmo osservare le stagioni della natura e quelle della vita dell’uomo nell’ottica della pazienza.
Che cos’è la pazienza? Quello stato che sorge dal non essere vittime della spinta dell’identità che costantemente cerca scene nuove.
Come sorge? Allenandosi nella disconnessione da questa spinta.

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L’evolvere dell’interpretazione

Vittima, carnefice; dolore, gratificazione; senso, non senso: in una certa stagione della nostra vita tutto dipende da come interpretiamo gli eventi.
La via spirituale è un lungo, lento processo in cui si allena la mente a coltivare molteplici punti di vista, dandole strumenti sempre più sofisticati per poter interpretare le scene prodotte dal sentire in continua trasformazione.

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Quello che insegniamo qui

Non tanto a vivere spiragli di libertà, quanto a costruire le fondamenta della libertà.
Che cos’è la libertà? Vivere senza il condizionamento dell’identità, potendo sperimentarla quale semplice espressione della coscienza.

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La consapevolezza dei piccoli fatti

Oggi è stata una giornata deprimente, di quei giorni che mi sembra che l’esistenza mi tolga qualunque appiglio, ogni spiraglio di serenità. Citando i Rolling stones “I can’t get no satisfaction”,  niente che non possa sostenere, questo è ovvio, ma una serie di piccole grandi cose che messe una in fila all’altra mi fan venir voglia di dire basta, di chiedere una tregua,

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Nella paura la speranza

“Occorre afferrare le occasioni che si presentano ogni giorno per compiere azioni ordinarie in modo straordinario. Vivere il momento presente è la via più semplice e più sicura alla santità”.
Tratto da: “Nella paura la speranza“, messaggio alle famiglie per la Pasqua 2012 del vescovo della diocesi di Fano, Armando Trasarti.