Assistiamo a questa crisi, a questo passaggio della società italiana, con una certa apprensione perché ci sembra che i protagonisti non siano fino in fondo consapevoli della sfida.
crisi
Perché prendere a modello la selezione naturale e non l’organizzazione delle api?
Ciò che ho compreso di questa crisi è che la crisi dell’organizzazione sociale viene percepita come crisi “assoluta”, ma non è così.
Se guardiamo alla realtà con occhi puliti, scopriamo che non c’è una carestia, non c’è stata la distruzione di una guerra.
Nella crisi, cosa fare?
Dice Anna nel commento al post di Soggetto del 25.3. “Ottimo. ma quando non abbiamo il necessario per la sopravvivenza minima quotidiana?
Quando le necessità impellenti di mangiare, lavarsi, vestirsi se fa freddo non permettono dilazioni di tempo, che fare?”
Questa domanda mi inchioda e la risposta non è semplice.
Eva Pierrakos, il significato spirituale delle crisi
Nelle nostre vite ci sono momenti, o anche periodi piuttosto lunghi, nei quali ci sembra che tutto sia irrimediabilmente perduto. Siamo scossi fin nel più profondo del nostro essere da eventi che ci mettono di fronte a decisioni difficili, e siamo emotivamente così turbati, da non sapere più cosa fare.
Ciascuno vive niente altro che la vita che può vivere
Dice Anna: “Conosco persone che si lasciano condurre solo dal senso del dovere, almeno, così dicono e, in effetti, pare proprio questo che trasmettono. E’ possibile che sia realmente così?”
Quale aspetto, livello di consapevolezza, genera il senso del dovere?
L’identità, con il suo programma morale, e la coscienza.
Come si manifesta il senso del dovere? Faccio una determinata cosa, anche una determinata vita, non perché l’ho scelta, ma perché le circostanze, che non riesco o non voglio cambiare, mi inducono a farla.
Proteggere il proprio cammino
Non dall’altro, non c’è pericolo che giunga da quel fronte: dalla nostra incapacità di gestire la routine.
Giorno dopo giorno tutto si svuota di senso e la mente affamata cerca stimoli nuovi o si deprime e si accuccia in sé.
Non sapendo riconoscere il suo gioco, le andiamo dietro e invece di guardare più in profondità nel presente che abbiamo, cerchiamo un altro presente che, senza dubbio, appagherà maggiormente la mente.
La crisi
C’è sempre una crisi dietro l’angolo. Che cos’è una crisi? L’incepparsi di una modalità, di uno sguardo, di una routine, di una interpretazione.
Accade negli affetti, nel lavoro, nella vita delle società. La crisi rompe un equilibrio, uno stato, e conduce verso un nuovo equilibrio; nel processo senza fine della trasformazione la crisi è il grimaldello della vita che ci schioda e ci riposiziona e, attraverso questo scombussolamento, ci permette di conoscerci, lavorarci, trascenderci.