La realtà è divenire ed essere e niente di tutto questo. C’è la rappresentazione che avviene nel tempo e nello spazio; c’è l’essere che è eterno presente, stare, risiedere. E c’è altro: prima del film, prima dei fotogrammi dell’essere, prima del sentire.
disconnessione
La disconnessione è il centro della nostra esperienza [sentiero43]
Togliere le etichette dalla realtà. Superare la consequenzialità degli stati e dei fatti. Aprirsi all’accadere che ora è e poi scompare, per lasciare spazio a un altro accadere. Ma, soprattutto, non connettere. Non collegare fatto a fatto, passato a presente, a futuro; parola a parola, parola a emozione; intenzione ad azione.
L’identificazione necessaria e la disidentificazione [sentiero39]
Chi è identificato con che cosa? Con chi e che cosa è identificata l’identità? Con chi e che cosa è identificata la coscienza? E cosa significa essere identificati?
Il deserto è l’esperienza concreta della disconnessione [scomparire19]
[…] Si è parlato in passato del grande ‘boh!’ che è un’esperienza presente nel processo dello scomparire. Quel ‘boh!’ resta l’unica risposta che a un certo punto si riesce a dare alla domanda, propria o altrui, sul perché del proprio “io”, o sul perché continuare a stare nella via della Conoscenza.
“Non è da governare, non è da riportare all’ordine” [scomparire18]
Un partecipante: Noi siamo ingabbiati nella costruzione della nostra identità e della nostra personalità, e siamo abituati ad essere imbrigliati da regole sociali. Ma è questo tipo di connessione a scomparire?
Mai l’umano pensa a entrare in sintonia con la disconnessione [scomparire17]
Nonostante ciascuno di voi esprima in certi momenti l’aderenza alle norme, e in altri il ribellarsi, qualcuno può mostrarsi molto ribelle e qualcun altro noiosamente fedele. In entrambi c’è comunque un principio di ordine che salta fuori in presenza di chi si comporta in maniera stravagante. I due ordini, pur diversi, sono comunque espressione di una difesa verso l’altro da sé.
Il ruolo della disciplina nell’esercizio della consapevolezza [sentiero26]
La disciplina è la capacità di tornare all’essenziale del proprio processo esistenziale: se in me scatta il meccanismo dell’abbandonato, bisogna che lo veda mentre accade e che sappia interpretarlo per quel che è.
L’umano ha il non-ordine in sé e fuori di sé [scomparire12]
Abbiamo già visto come sia non governabile anche il mondo interno all’uomo. Voi potete far rientrare le azioni dentro uno schema d’ordine o dentro lo scadenzario che costruite, però i pensieri e le emozioni mostrano la loro non governabilità.