Contemplare il paradigma: divenire ed Essere, inscindibili 2

PARTE II. Parliamo di Assoluto e di relativo. L’uno contiene l’altro, l’altro è emanazione  dell’uno. Ciò che  è nell’Assoluto e che non sia Assoluto – giacché l’Assoluto è Lui solo, ed È Colui che È – è relativo; ma ciò che non è Assoluto non può essere che diverso da Lui, in altre parole non possono esservi due Assoluti.

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Contemplare il paradigma: il teatro del divenire 1

Contemplare il paradigma dell’insegnamento filosofico del Cerchio Firenze 77 e del Cerchio Ifior: comprendere la trama profonda delle vite e del Cosmo e sentirla dall’interno, esserla. Oltre il concetto essere la realtà.
Un concetto può essere contemplato al pari di un fatto e di un oggetto, di una situazione: cosa significa contemplato? Significa sentito, nella sostanza: dalla contemplazione del concetto si accede al sentire che lo genera.

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L’intenzione, il fondersi dei sentire, il tendere inesorabile all’Unità 2

Fino a quando il corpo akasico non è strutturato, la consapevolezza del sentire per evolvere nella sua auto consapevolezza ha necessità di rappresentarsi sui tre piani transitori: mentale, astrale, fisico. Grazie a quella triplice e simultanea proiezione, il sentire sente se stesso, diviene auto consapevole e avviene l’illusorio passaggio da un grado di consapevolezza a un altro.

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Il quadro unitario di Essere e divenire

Nell’infografica una sintesi dell’intera visione del Sentiero e la possibilità di “incastrare” tessere quali Natura Autentica, Illuminazione, Eterno Presente, Ciò-che-È oltre a un’istantanea su Essere e divenire.

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