Nell’infografica una sintesi dell’intera visione del Sentiero e la possibilità di “incastrare” tessere quali Natura Autentica, Illuminazione, Eterno Presente, Ciò-che-È oltre a un’istantanea su Essere e divenire.
essere
Dogen, Busshō: commento (1) di Jiso Forzani a Busshō 2 [busshō2.1]
Il commento di Jiso Forzani al secondo capitolo.
Questa parte del testo è molto importante per familiarizzare con il procedimento usato da Dogen, e soprattutto per capire da che punto di vista egli parla.
Essere unità
Non perseguire l’unità per realizzarla, esserla.
Il perseguirla per realizzarla, per poterla sentire e infine esserla, è un moto naturale, tutto nel divenire conduce a quel fine, ogni legge del cosmo, ogni fatto ed esperienza.
La realtà non ha attributi [sentiero66]
Non c’è alcuna via spirituale, né alcuna vita materiale; non c’è alcun perdersi e alcun trovarsi; non c’è limite e non limite. Tutto questo è cibo per bambini, bisognerà aprire gli occhi, smettere di sognare e guardare quel che c’è, perché lì è la chiave.
L’affiorare dell’essere: 2- senza soggetto [sentiero61]
A noi sembra un paradosso che possa esserci percezione senza soggetto percipiente, ma così è. Il percipiente è la derivante di un processo di attribuzione, non un dato di realtà.
L’affiorare dell’essere: 1- oltre il tempo [sentiero60]
Siamo già entrati nella dimensione dell’essere e come abbiamo visto questo non toglie niente alle nostre vite come sensazioni, emozioni, pensiero, ma aggiunge un’altra dimensione da sperimentare e permette di leggere l’esistente e lo sperimentato in una luce completamente differente.
Lo spazio neutro, lo zero [sentiero58]
“Nella nostra banalità”, hai detto a un certo punto; sì, nella nostra banale irrilevanza è la chiave per incontrare sé, l’altro e una possibilità di libertà.
L’irrilevante può scorgere l’essere. Lo spazio dell’esistere è lo spazio dello zero.
Vivere nell’essere e nell’esistere simultaneamente [sentiero37]
Qual è la differenza tra esistere ed essere? Chi esiste e chi è? Perché facciamo questa distinzione? Proveremo a trovare le parole per descrivere la vita oltre le dinamiche dell’esistere, oltre la manifestazione e la rappresentazione, cercando di mettere a fuoco quelle poche, essenziali disposizioni interiori che possono permettere l’affermarsi dello stato di essere.
La tensione tra l’Amore-che-È e l’amore possibile
Possiamo definire tutto il reale ‘Amore-che-È’, o, se preferite, ‘natura di Buddha’, ‘natura autentica’, ‘Essere’, Ciò-che-È’. La sostanza è che tutto ciò che esiste è Realtà dell’Uno che prende forma nella illusorietà del divenire.