Aldilà di quello che ‘ci appare d’essere’

Vivere si sostanzia:
nel divenire, come atto d’obbedienza senza fine a ciò che sorge nel sentire;
nell’Essere, come consapevolezza di ogni stato dei vari corpi e piani che semplicemente È nella sua essenza originaria;
nel superare la tensione tra divenire ed Essere, come vita priva di ricerca e di finalità, di scopo: semplice accadere.

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Non temere la propria manifestazione, ancorarla all’Essere [NP2]

Commento di M. al post “Né ciò che penso“: Mentre percorriamo la via, sperimentiamo ogni giorno il mondo della materia al lavoro, in famiglia, con gli amici. Sento difficile il discernimento, ossia dove mettere il confine tra l’abbandono della centralità [mia] e l’impegno quotidiano nella vita reale. Per me la cosa più difficile è progredire con il sentire verso questa perdita e continuare a vivere nel mondo reale dove recitiamo i nostri ruoli sociali e dove la centralità è la norma.

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