Volontà e non-mente

Una comunicazione di Soggetto, via della Conoscenza (15)
L’uomo che è arrivato alla non-mente dovrebbe accettare di non agire affatto, perché l’azione implica una finalità, la finalità implica porsi un obiettivo e porsi un obiettivo implica considerare la realtà come qualcosa che si vuole modificare o alterare o strutturare secondo quanto si pensa.

continua..

Che cos’è una pratica nell’ottica del Sentiero

Definiamo pratica il movimento autentico, lo yoga, il tai chi, il do in, il canto, la pittura, la danza quando abbiano assunto una forma strutturata.
In sé queste pratiche hanno la loro funzione nei processi che portano la persona alla conoscenza, alla consapevolezza, alla comprensione.

continua..

La fine dell’identificazione

E’ la fine dell’identificazione limitata e parziale che apre tutte le porte.
Quando l’uomo non vive più la focalizzazione su di un punto, un aspetto, ma è simultaneamente aperto

continua..

Lo sguardo equanime

Nei giorni scorsi mi sono trovata nell’orbita di una persona impietosamente ingabbiata nell’individualismo.
Impigliata in una descrizione identitaria prepotente, schiacciante, aggrappata alle cose, arida, sfiduciata, fragilissima, ciecamente opportunista.

continua..

Con Dio o senza Dio l’uomo giunge alla meta

Presentiamo questa interessante riflessione di Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose.
Da alcuni anni viene ripetuto come uno slogan, che si vuole decisivo e apodittico: “Con Dio o senza Dio tutto cambia”.

continua..

Dimenticarsi di sé

Quando esci dalla stazione di Cadorna, salendo le scale sulla sinistra c’è una rientranza dalla quale viene un intenso odore di orina.
Quel’odore è la chiave: parla di vita, di attese, di giocattoli in vendita, di precarietà.

continua..

Mille volte

mille volte al giorno cado
mille volte al giorno nego
nei fili d’erba il mio volto ferito
come un germoglio schiacciato dal peso.

continua..