Charlotte Joko Beck, ZEN QUOTIDIANO
[…] Ci sono psicoterapie che vogliono trasformare un sé infelice in un sé felice. Lo Zen, come forse altre discipline e psicoterapie, ci aiuta a passare dall’infelicità del sé al non sé, che è gioia.
identità
Erigere i confini per contenere l’impersonalità di ciò che è [V23]
L’uomo si difende dalla vita perché la sente sfuggire al suo controllo e perché vivere alimenta in lui continue insoddisfazioni, nonostante lui chieda alla vita di essere soddisfatto, rassicurato, alle volte un po’ cullato.
La centralità dell’Io nelle scene feriali
Dice un fratello nella Via del monaco: “La scena è messa in piedi da me per me, per un sentimento di narcisismo, per il piacere di guardarsi.”
Può darsi, ma la cosa potrebbe essere molto più complessa.
La sfida della sincerità e dell’autenticità [vdm3]
[Via del monaco 3] Chiunque sia reduce da un lungo periodo di formazione è immerso in una bolla in cui l’immagine di sé si è strutturata in relazione alla formazione ricevuta.
Vale per qualsiasi formazione, in qualsivoglia ambito e non fa eccezione la formazione spirituale.
L’attenzione continua sui limiti edifica e consolida l’identità [V16]
La vita è flusso effimero. E poiché voi uomini temete l’effimero, tentate di contenere quel flusso e di dargli un significato che possa adattarsi alle vostre strutture mentali, anche se quel flusso è inarrestabile, arriva e va.