ho trovato nuovi alfabeti nel percorso che stiamo facendo assieme.
qui con voi, nel tarlo, gli alfabeti penetrano nelle ossa.
indicazioni
Quello che insegniamo qui
Non tanto a vivere spiragli di libertà, quanto a costruire le fondamenta della libertà.
Che cos’è la libertà? Vivere senza il condizionamento dell’identità, potendo sperimentarla quale semplice espressione della coscienza.
Proteggere il proprio cammino
Non dall’altro, non c’è pericolo che giunga da quel fronte: dalla nostra incapacità di gestire la routine.
Giorno dopo giorno tutto si svuota di senso e la mente affamata cerca stimoli nuovi o si deprime e si accuccia in sé.
Non sapendo riconoscere il suo gioco, le andiamo dietro e invece di guardare più in profondità nel presente che abbiamo, cerchiamo un altro presente che, senza dubbio, appagherà maggiormente la mente.
La perdita di senso nella via spirituale
Diverse amiche di questo sentiero dichiarano di vivere un periodo di svuotamento interiore: una perdita di interesse per ogni aspetto della loro esistenza.
Un percorso esistenziale e spirituale che dura nel tempo e che conduce ad una osservazione continua e profonda di sé, che ci toglie dal ruolo di vittime e ci impedisce di puntare il dito sull’altro, colpevole sempre di tutti i nostri mali, svela le fasi della vita, il ritmo di fondo dei nostri giorni e del nostro cammino esistenziale.
La direzione verso cui stiamo andando
Cerco di osservare dove vado, dove stiamo andando. Ogni volta che stiamo insieme, in un gruppo, in un individuale, percorriamo passi di un cammino comune, che conduce dove?
La prima osservazione che mi viene da fare è che andiamo lontano da ciò che è tracciato e conosciuto, lontano dal modo ordinario di vedere le cose, verso quel “guardare la pianta dalla parte delle radici” cui spesso faccio riferimento.