Ciascuno vive niente altro che la vita che può vivere

Dice Anna: “Conosco persone che si lasciano condurre solo dal senso del dovere, almeno, così dicono e, in effetti, pare proprio questo che trasmettono. E’ possibile che sia realmente così?”
Quale aspetto, livello di consapevolezza, genera il senso del dovere?
L’identità, con il suo programma morale, e la coscienza.
Come si manifesta il senso del dovere? Faccio una determinata cosa, anche una determinata vita, non perché l’ho scelta, ma perché le circostanze, che non riesco o non voglio cambiare, mi inducono a farla.

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Essere quel che si è

Che cosa siamo? Coscienza, gradi diversi di sentire di coscienza: dal più limitato al più vasto.
Il più limitato è ancorato a dinamiche egoiche, il più vasto si apre all’esperienza dell’amore.
Ogni grado di sentire si modifica attraverso le esperienze, nessuno nasce con un certo sentire e muore con lo stesso sentire: consapevole o inconsapevole, ognuno vive la trasformazione del proprio sentire e questo non può che ampliarsi, non regredire.

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I limiti e l’intenzione

Dedichiamo una parte considerevole delle nostre energie, e del nostro breve tempo d’esistenza, a modulare la rappresentazione della nostra identità: i suoi limiti e contraddizioni ci pesano e li viviamo come ostacoli alla realizzazione di una vita piena.
Dimentichiamo, o semplicemente ignoriamo,  che quei limiti sono la meccanica, l’apparato, lo strumento attraverso cui il sentire manifesta se stesso.

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