17. Se si fa ritorno qui procedendo passo passo in intimità con il proprio cammino, si chiarisce la verità del fatto che le cose tutte non sussistono in se stesse.
jiso forzani
Genjōkōan: l’illusione della propria identità permanente [gk15]
15. Quando una persona viaggia imbarcata su di una nave, se guarda fisso la riva, pensa sia la riva a muoversi. Se tiene fissi attentamente gli occhi sulla nave capisce che è la nave a muoversi; allo stesso modo, se si esaminano in modo errato tutte le cose confusi a proposito del proprio corpo e spirito, ci si inganna facendo un soggetto permanente della propria identità individuale.
Genjōkōan: cercare la Via/Realtà conduce ad allontanarsi da essa [gk14]
14. Quando una persona inizia a cercare il dharma, tanto più si allontana dall’ambito del dharma. Quando il dharma è già istillato nel modo proprio in sé, di colpo sei la persona del lato originario.
Genjōkōan: tutta la logica evolutiva ha termine [gk13]
13. La traccia del risveglio termina, la traccia del risveglio terminata si propaga ininterrottamente.
Genjōkōan: nella dimenticanza di sé, solo il reale [gk12]
12. Scordarsi di sé è essere inverati da tutte le cose. Essere inverati da tutte le cose è abbandonare corpo e mente propri e corpo e mente altrui.
Genjōkōan: la via di Buddha si realizza nel conoscere se stessi [gk11]
11. (Quel che si chiama) Apprendere la via di Buddha consiste nell’apprendere se stessi. Apprendere se stessi, consiste nello scordarsi di sé.
Genjōkōan: percepire la realtà unitariamente [gk10]
10- Vedere la forma (i colori) con unità di corpo e mente, ascoltare i suoni con unità di corpo e mente, è intimo incontro ma non nel senso della figura che si riflette nello specchio, come la luna e l’acqua. Quando un lato è verificato, un lato è all’oscuro.
Genjōkōan: essere buddha e non averne cognizione [gk8-9]
8. Quando i buddha sono veramente buddha, non si portano dietro la cognizione di essere in se stessi buddha.