“Se i sei gusti non sono curati, se le tre virtù non sono garantite, allora non c’è offerta del tenzo ai monaci”. Per prima cosa mentre ispeziona il riso, insieme vede la renella, mentre ispeziona la renella insieme vede il riso, se osserva avanti e indietro fin nei minimi particolari senza distrarre lo spirito, con naturalezza le tre virtù si armonizzano, i sei gusti si ordinano.
jiso forzani
Tenzo Kyokun: “Pur vedendo un aspetto ne perda di vista un altro” [4]
4. La selezione del riso, la preparazione delle verdure e tutto il resto lo controlla da vicino in prima persona, opera con spirito diligente e cuore sincero, non sia mai che per un attimo di incuria e pigrizia pur vedendo un aspetto ne perda di vista un altro. In mezzo all’oceano della virtù1 non dà via una sola goccia, sulla cima della montagna delle buone radici2 ancora aggiunge anche un granello soltanto.
Procedere insieme nella pratica unitaria (in merito a Tenzo Kyokun 3)
Del Tenzo Kyokun 3 risaltano alla mia comprensione tre aspetti:
– procedere assieme;
– proteggere;
– realizzare l’unità.
Tenzo Kyokun: “Proteggi i beni della comunità, sono le pupille degli occhi” [3]
3. Dunque, percorrendo l’intera giornata di quel ruolo [a partire dalla] sera, prima di tutto finito il pasto di mezzogiorno, [1] fa visita alle stanze del priore [2] e del vice direttore [3] per approvvigionarsi degli ingredienti per i pasti di mezzogiorno e del mattino [4] del giorno dopo: vale a dire, riso, verdure e il necessario.
Il tenzo, strumento dello spirito della Via (in merito a Tenzo Kyokun 2)
Nel secondo paragrafo del Tenzo Kyokun, Dogen afferma: “[Il tenzo] deve mettere in circolazione lo spirito del risveglio, trasformando [gli ingredienti] in ottemperanza alle circostanze, affinché i membri della comunità possano ricevere [nutrimento] fruendone in serenità”.
Tenzo Kyokun: mettere in circolazione lo spirito del risveglio [2]
2. Nel Chanyuan qinggui è detto: “Deve mettere in circolazione lo spirito del risveglio, trasformando [gli ingredienti] in ottemperanza alle circostanze, affinché i membri della comunità possano ricevere [nutrimento] fruendone[1] in serenità”. Nei tempi antichi anche Guishan[2] e Dongshan[3] hanno svolto questa occupazione, e molti altri grandi maestri in precedenza ci sono passati. Sarà mai forse eguale a un cuoco mondano, al preparatore dei cibi di un re, o a qualsivoglia altro cuciniere?
Tenzo Kyokun: riveriti monaci dello spirito del risveglio [1A]
1. Nei luoghi dove si mette in pratica la Via di Buddha[5] dall’origine in poi[6] ci sono sei sovraintendenti, [7] che sono al contempo figli di Buddha[8] e insieme compiono l’opera di Buddha.[9] Un incarico fra questi è quello del tenzo, che si occupa della preparazione dei pasti[10] della comunità.
Tenzo Kyokun: l’istruzione del cuoco zen, di Eihei Doghen [1]
Iniziamo la pubblicazione del Tenzo Kyokun, le istruzioni di Eihei Doghen – fondatore dello Zen di scuola Soto – al cuoco del monastero. In questo primo post riportiamo l’introduzione all’opera di Dogen di uno dei curatori e traduttori del volume “La cucina scuola della via, EDB, 1998“, Jiso Forzani.