E’ notte.
Sei qui.
Lo scarso sonno intermittente
mi offre la contemplazione del tuo dormire.
l’altro
“Vi chiedo di essere pastori con l’odore delle pecore”
Questa è la frase pronunciata da papa Francesco ieri, giovedì santo.
Mi ha colpito perché è ricca di implicazioni.
Le pecore puzzano. Sono disposti i pastori a puzzare?
Per la disperazione ci sono gli psicofarmaci, ma per la gioia?
Ieri mattina nello spazio dedicato allo Yoga erano presenti due persone:
un uomo che ha fatto l’esperienza del carcere,
una donna che la sta facendo e usufruisce di un permesso formativo per praticare.
E’ la consapevolezza del raglio che ci trasforma!
Alessandro chiede un approfondimento in merito “all’officina vicina e a quella del grande uomo” (post del 22.3).
L’officina vicina sono i tuoi figli, i tuoi affetti, il tuo lavoro, la tua famiglia di origine, la tua comunità: l’ambiente di relazioni, affetti, pensieri che tu frequenti quotidianamente.
Il ritardato ed il grande uomo
Il travaglio della chiesa, la necessità del “femminile”
Una interessante riflessione di Vito Mancuso da Repubblica del 9 marzo:
La chiesa si apra.
“L’ordine scende dall’alto, l’organizzazione sale dal basso, l’ordine è maschile, l’organizzazione è femminile,
Lo sguardo equanime
Nei giorni scorsi mi sono trovata nell’orbita di una persona impietosamente ingabbiata nell’individualismo.
Impigliata in una descrizione identitaria prepotente, schiacciante, aggrappata alle cose, arida, sfiduciata, fragilissima, ciecamente opportunista.
Dimenticarsi di sé
Quando esci dalla stazione di Cadorna, salendo le scale sulla sinistra c’è una rientranza dalla quale viene un intenso odore di orina.
Quel’odore è la chiave: parla di vita, di attese, di giocattoli in vendita, di precarietà.